Tre note in un autunno parmigiano



Due cose dovrebbe saper fare un uomo: essere romantico è fumarsi l'anima.


ian Brumbtom
sul lato soleggiato della strada photo by Ian Brumpton/

In un autunno strano qualche giorno fa, passeggiando lentamente nel parco Ducale a Parma in compagnia di Camillo, (un cane di amici) e  l’immancabile lettore mp3, ascoltavo  a basso volume Delilah di Tom Jones 1968 . Questa canzone, nonostante abbia quasi mezzo secolo di vita conserva intatto un sound pieno di mistero e patos. È, un passaggio della storia della musica, ci sono ancora i violini , la tromba e la batteria è in sottofondo. Bum improvvisamente, il mio cervello ha fatto un salto temporale, e sono riaffiorati dei ricordi che neanche pensavo di avere. Anno 1968 il giorno e il mese non li ricordo. La scena è magica: Ore 7.30 del mattino, la cattedrale sta facendo squillare le campane, è una giornata priva di nubi, il cielo terso, un profumo di buganvillee. 



Un flash,un millesimo di secondo,io che vado a scuola e canticchio questa canzone inglese senza assolutamente capirne il significato e elaborando nella mia mente tutte le parti strumentali. Zainetto militare U.S., jeans consumati, scarpe di tela strausate, capellino da baseball calato sulla testa piena di ricci, mi sento da Dio. Arrivo nei pressi della scuola elementare Buonarroti, alla mia destra vedo un muretto, dove delle piccole rose rampicanti occhieggiano verso il sole mattutino, i colori sono caldi. Attraverso la strada, due donne in fondo scompaiono alla mia vista, prendo a destra per una leggera salita, poi giù per una discesa costeggiando la base della marina militare americana. Una fila di eucalipto enorme che muovono leggermente la chioma mi costringe a dare uno sguardo in alto, e li fra i rami una tortora prende il volo.





 Poi volto ancora a destra e mi trovo nella maestosa piazza San Francesco  davanti al monumento dedicato al Santo d’Assisi nel distretto Gagiret.

Dopo una breve discesa, mi fiondo veloce dentro la scuola "La Salle", dove comincio subito in un turbinio di rapporti a socializzare con i miei compagni prima dell’inizio delle lezioni. Quei ragazzini mi sfilano davanti a uno a uno li vedo bambini cerco con uno sforzo di ricordare i nomi ma non si può fine. Ora che sono adulto mi chiedo come ha potuto una tale canzone fondersi a un momento  insignificante e rimanere nascosta per quarantatré anni? Non è un ricordo nobile,non vi è nessuna associazione con il testo, quindi tecnicamente si potrebbe definire  un ricordo  puro quindi esclusivamente animale cioè legato solo ai sensi .A quei tempi gli inglesi non li capivo, ed è proprio per questo che la cosa si fa intrigante e misteriosa. Provate ora ad ascoltare una canzone di cui non capite le parole e vi piace, dopo di che l’immancabile zelota rivoluzionario si affanna e vi spiega che non può piacervi perché nel testo si parla d’amore melenso. In effetti, quasi vi vergognate, e con un colpo di spugna cancellate quella canzone dalla vostra play list., Vi meravigliate della banalità delle parole o al contrario della profondità della poesia in una musica che fa cagare, forse per apprezzare una canzone bisogna scollegarla dal suo significato ed evitare come la peste tutti i samaritani che con fare sornione dicono di aver capito tutto . Alcuni intellettuali o ferventi musicologi della canzone rinunciano al suono per concentrarsi esclusivamente sul testo. Visto poi l’evoluzione che ha avuto la musica, devo costatare che hanno avuto proseliti (Amico senti il rap è dimmi se ti piace, un karaoke free senza strumentisti, un tipo nel palco fa andare il vinile e lo massacra con sadica beatitudine e due tipi che sbraitano parole su parole che tu ti devi affannarti a capire, ma vaffanculo, pura demenza, sarò vecchio e me ne faccio una ragione). Io in quel momento per fortuna ero libero da tali associazioni o forse ancora quelli senza orecchio dovevano ancora nascere. mi potevo permettere il lusso di assorbire e decidere all'istante con puro istinto anarchico . Mi offrivo semplicemente al mondo fatto di odori suoni e luce, e se ciò che ascoltavo era per me bello o orrendo era esclusivamente compito delle mie orecchie. Che senso ha che proprio questo momento riaffiori legato al potente potere della musica ?mistero, Eppure, mentre la ascolto, non so decidermi se è presente o passato. La mia storia tiene legati questi due periodi a un filo sottile che è il tempo della mia vita, cavoli Mik, non esagerare è solo una canzone, non c’è un disegno premeditato, e puro caos, è come un file che rimane impigliato nelle maglie della storia. Ormai sono lanciato, sono cocciuto voglio sapere,quindi rielaboro il tutto e cerco su internet wikipedia 1968“: Cazzo!nel mondo occidentale impazzava una rivoluzione. Ed io ad Asmara completamente all'oscuro di ciò che stava succedendo, avvolto in una specie d’isolamento irreale.

 

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Asmara percorso casa La Salle

Sola ora, a distanza di anni dopo aver acquisito i dati, riavvolgo, il nastro e incrocio le news, e quindi contestualizzato il tutto, mi ricollego con una velocità spaventosa a quell’attimo, e a quella piccola felicità irrimediabilmente perduta (teoria di miksocrate sulla felicità postuma). Il grande passato che prepotente ritorna con tre note in un autunno parmigiano, una fotografia in bianco e nero di due donne che vanno verso l’ignoto, un ragazzino che va a scuola, lo squillare in lontananza delle possenti campane. Sento quasi il clic di una fotocamera immaginaria ma nell’attimo stesso che il suono mi arriva, è già storia. E ora che so cos’è il futuro di quel momento, con stupore scopro che neanche la più fervida immaginazione di uno scrittore pazzo avrebbe mai potuto lontanamente immaginare cosa sarebbe poi diventata la mia vita (teoria del caos). Una piccola storia, una canzone banale che parla del dramma della gelosia, e il ragazzino che supera con un balzo tutto il continente africano e atterra dopo quarantatré anni, in una città della pianura padana. A volte mi chiedo ma quand’è che finisce il passato e inizia il futuro? Molti filosofi si sono rotti la testa per questo enigma, gli scienziati hanno cercato di dare una spiegazione, ma ancora nessuno è riuscito a spiegare il meccanismo dei ricordi. Perché alcuni di essi rimangono mentre altri sono cancellati? E in conformità a quale logica sono salvati nel nostro hard disk? E il mistero dei file nascosti che all’improvviso riappaiono in sogno e sono lì belli, puliti, nitidi come se fossero stati registrati con la più alta tecnologia, a definizione infinita con tanto di profumi (Parma_Massawa A/R) e suoni da urlo?Nessuna risposta. Quando ho visto Romance & Cigarettes


Il greko


anche se per alcuni è un film mediocre, (ragazzi mai fidarsi dei critici ma imparare a decidere da soli ciò che piace)Per me  è stato un  incanto, finalmente ho avuto la possibilità di ricreare quel legame al magic moment da una prospettiva diversa, attraverso gli occhi di un adulto dell’epoca che ascolta la canzone e vede un ragazzino che va a scuola. Il tutto, finalmente ricollocato nella giusta posizione e vai  il file è stato salvato in questo post.  come al solito è stato scritto in tutta fretta, leggetelo pure come se fossero appunti disordinati di un pazzo disperato. Nel mio piccolo ho cercato di completare questo racconto con un’immagine in b/n, una mappa, ma la parte del leone la fa senz'altro John con il suo film. Spero avendone l'occasione che ognuno di voi vada al cinema ad ammirare quest’opera in religioso silenzio e faccia le sue personali associazioni e, spero altresì di avervi dato un attimo di dolce malinconia per il tempo che fu. Anche se sono un pò  dispiaciuto non essendo uno scrittore che le mie parole,non siano realmente potenti nel descrivere come io sento veramente quel momento, ma credo in definitiva nell’insieme di essergli andato abbastanza vicino. Ascoltatevi allegramente queste note di Tom Jones che John Turturro con la complicità dei suoi vecchi amici Joel e Ethan Coen ha saputo magistralmente ricreare nel film Romance & Cigarettes , e l’anti divo Christopher Walken,quando  tradito dalla sua compagna accusa il “ greco “ (stallone latino) di tutta la sua infelicità.




le mie scene preferite





Perciò prima che vengano a buttar giù la porta
Perdonami Delilah, ma non ce la facevo più


Special Thanks
Ian Brumpton
Un ringraziamento ad Angelo per il montaggio degli spezzoni

miksocrate



m&f
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