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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

IL TEMPO PER TOCCAR LE STELLE




Curzio70
foto by Curzio70



Ti auguro tempo

Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.

Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. 

Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.

Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.

Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

Elli Michler



PARMA BLUES

LAMENTO DI VIA MORDACCI






« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimenti continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. »

                                         
I.Calvino




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Assenza photo by Curzio70



Che cosa ci succederà?
Cosa non ci succederà?
È duro essere l’ago di una bussola impazzita per un uragano.
La mia infanzia, la mia giovinezza sarà pur valsa a qualcosa.
La morte di amici. il diploma, la laurea e il lavoro
A loro le guerre
o il permesso di uccidere con incursioni notturne,
tra bombe , frammenti,ululati di sirene,latrati di cani e bimbi in sottoscala bui con occhi sbarrati.
A me gli incubi e l’angoscia.
Valori morali fottuti.
Come posso più crederci ?
Li vedo ormai come catene spaventose che distruggono la  vita.
E un potere che sembra una salumeria che spulcia i nomi dei morti.
Antifurti di auto che ti spaccano il cervello.
Odori di auto, occhi spaventati.
Nazioni che inventano  nemici giorno per giorno e io che continuo a
volteggiare come un pipistrello impazzito.
Non sa più dove fuggire perché  hanno tolto la fantasia.

L’africa e l’oceano sembrano traboccare di poesia.
L'Europa , l’Asia e America ormai prive di sogni trasformate in zone di produzione infinita
Coraggio mie figli  non abbiate paura
in partenza.
Ora 
Domani smetteremo di inciampare in auto,cani al guinzaglio,semafori
e malinconia

Miksocrate

HOMO IRRESPONSABILE

L’irrilevanza della propria vita davanti alla bellezza dell’oceano

Una sera bellissima in solitudine davanti all’oceano indiano

Dialogo irreale dell’oceano con Miksocrate                   
                                                                                                                



Ocean foto in attesa

"Esistono solamente due specie di follie contro le quale dobbiamo proteggersi
Una è la credenza secondo la quale possiamo fare tutto.
L'altra è quella secondo la quale non possiamo fare niente."
(André Brink, scrittore sudafricano)


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Voi uomini vivete la vostra insignificante vita come chiocciole nei vostri gusci troppo pesanti da sostenere per valicare i grandi oceani che vi separano dalle azioni e dai pensieri. Vi comportate con un’abilità da vecchi titolari di rendite vitalizie in modo che, non succeda nulla fra voi.
Siete dei vecchi corpi invasi da parassiti e dai residui della memoria che sognano nei loro letti su quello che succedeva una volta e su quello che potrebbe succedere domani.
 
State sulla terra in case per difendere assiduamente la vostra proprietà contro i proprietari vicini e contro quelli che non possiedono nulla. La vostra realtà si è dissolta, l’esistenza è in fumo e le passioni immaginarie al vento. Tutto ciò in nome della produzione di beni fine a se stessi e a poca importanza che siano cellulari o bombe a mano.
Eppure un lavoro esiste e deve esserci un possesso reale, voglio dire per i contadini, i poeti, gli scrittori o i pescatori o dovete solo produrre senza sapere cosa state facendo?
Si può produrre e crescere all'infinito?
Perché date valore allo stato sociale di un singolo?Forse perché siete stati educati per rafforzare l’idea dell’uomo produttivo piuttosto che l’uomo in se,
come a preservarvi o a cancellare la memoria d’idee diverse che vi avrebbero per forza portato alla conoscenza. Siete proprio sicuri che questa evoluzione economica senza pensiero possa durare?
Posso ammettere quasi con certezza che non create più il sociale, ma l’opposto, siete ormai alla ricerca di un lavoro a tutti i costi senza nessuno scopo che non sia materiale.
Stimate degli uomini perché producono occupazione nonostante siano spesso grezzi e volgari, onorate i vostri giovani che si ammazzano di lavoro, ma che mancano di arguzia e pensiero, elogiate i cosi detti bravi ragazzi che hanno mille sacrifici sulle spalle e una buona posizione e lì ammirate anche quando questi rubano, corrompono o producono armi di distruzione di massa. Tutto ciò fa si che nel pianeta, siate legati a milioni d’individui in rapporti solo meramente lavorativi e le vostre relazioni umane sono fondate solo sull’utilizzo. Siete ormai simili a un utensile da supermercato usa e getta. Che cosa ci fate dentro i vostri corpi? Forse siete dentro ad eterne valigie in un rullo trasportatore all’aeroporto di Dubai . Poi spesso, nell’ipocrisia totale qualcuno di voi muore ed ecco allora che vi disperate, e pensando alla vittima vi stupite di quel lavoro non chiedendovi mai cosa effettivamente quell’uomo stesse facendo della propria vita.
In realtà ciò che vi conferisce valore non siete più voi come persone o l’ambiente, dove vivete, non più le azioni che avete fatto nella vostra vita bensì il sacrificio estremo nel sistema produttivo.Chi di voi poi ha sacrificato l’esistenza “per un giusto fine” lo si commemora dicendo che ha fatto semplicemente il suo dovere, innalzandolo come bestia o come martire della società. Cosi da semplice vittima, trasformate un ignoto disgraziato in ispiratore del pensiero dominante, per poi come avvoltoi riunirvi piangendo, nella nobiltà del lavoro, e sposare per sempre l’idea che il bene comune è consumarsi fino alla morte .


BANANA FACE IL DIO DEL RUMORE


ASMERA: Alfa Sierra Mike Eco Romeo Alfa

                                         

Longitudine:
38° 54' 37'' E

     Latitudine:
15° 17' 27'' N

 Codice IATA:
ASM

Codice ICAO:
HHAS



Altitudine AMSL
2 335 m



"Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla pelle,
sentire gli odori delle cose, 
                                                           catturarne l’anima  Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora Amore".
                 Alda Merini



Trenta secondi prima delle 7.45.00 tutti i cani rizzavano il pelo e un silenzio irreale regnava su Asmara.
All’improvviso un rumore spaventoso squarciava l’aria.
    


 Il rumore (semitono dell’ottava più bassa di re bemolle) infernale che squarciava il mattino radioso di Asmara, era provocato da un uomo dall’animo mite, magro e alto due metri Feliciano da Palma. Quando venne alla luce dicono che, spirasse un vento gelido e una strana luce violacea inondasse l’altopiano. Non era stato un parto facile a causa delle maldestre manovre della levatrice che per tenersi in forma aveva abusato di un certo liquore locale “shua.”Il viso del bimbo si era leggermente deformato di lato e così sarebbe rimasto nonostante svariati tentativi,tanto dolorosi quanto inutili,perpetrati negli anni successivi per raddrizzarlo assumendo così definitivamente una strana forma di banana . Il bimbo si dice avesse velocità da ghepardo e che fin da piccolo fosse destinato a qualcosa di grande ma ignoto.  Per questo che un sabato di pioggia era partito per il monte Bizen. Solo e affamato ma infido come un leopardo aveva passato tutta la notte all’addiaccio. Il mattino dopo animato da un’insolita fantasia aveva deciso che doveva per forza possedere un motore enorme, ogni passo verso la cima gli forniva energia e certezze così, giunto alla vetta gli era apparsa una luce nella  bellezza spettacolare  dell’altipiano. Di fronte all’innegabile splendore di ciò, e ormai posseduto da uno stato mistico, aveva mormorato parole incomprensibili di ringraziamento verso il suo destino, e proprio allora si era confermata l’idea che il rumore assordante, che era in lui non potesse andare disperso, divenne così sensibile  d’animo e poi divenuto più grande, scoperta la vocazione e quindi stabilito il suo destino, decise di diventare una specie di profeta del tempo.

VITANZA’S HOUSE

ASMERA
Zulu
LAT…     15° 29’ 11’’
LONG… 38°91’28’’
FUSO ORARIO+3:00 ORE DA UTC/GMT
Asmara, Ore 7,30, istituto Vittorio Bottego
per Geometri, dove si formava la classe dirigente
dei disperati da scatenare per il mondo, con l'ambizione
e l'obiettivo di costruire strade in mezzo al nulla.



tn_post di apertura
Il treno della malinconia foto in attesa della conferma del proprietario per... 



L'istituto Vittorio Bottego costruzione imponente, in stile futurista occupava un intero isolato. Nella mente dell'architetto doveva esistere un’idea di follia pura, mania di persecuzione e terrore: la parola d'ordine era intimidire, far capire all'alunno che era finita e che per il futuro sarebbero stati cazzi… A confronto del campus La Salle questo era un lager. Dalla parte alta dell'ingresso, che era grande arioso, con una scalinata vertiginosa, entrava l'élite. La plebe, si era deciso di farla convogliare dalla porta di servizio con un obiettivo molto semplice e preciso, bastonare con comodità e controllare la situazione, sedando sul nascere ogni tentativo di rivolta. Tu fai entrare le bestie da un pertugio e avrai il controllo totale della mandria semplice e geniale. Dovete sapere, che ad Asmara, non esistevano le forze dell'ordine, almeno nella maniera a cui si è comunemente abituati a vederle qui in Italia, che, ad ogni evenienza tu telefoni, e devono intervenire. Ad Asmara no, se li chiamavi, era perché avevi deciso di suicidarti, era l'ultimissima soluzione, erano cazzi sia delle vittime e sia dei carnefici. Loro si intervenivano ma, ndo cojo cojo. Prima regola: mai e poi mai chiamare chicchessia, tutto funziona come un orologio invisibile, tutto non è scritto, e tutto è regolato da una legge inconfutabile vivida nella mente di ogni abitante. Seconda regola: rispetto assoluto verso donne, bambini e anziani. Terza regola: non rubare ma, balle ne puoi dire quante ne vuoi e infine quarta regola tolleranza alle bastonate. Mai visto un popolo così ordinato, il massimo dell'anarchia responsabile. Lo stato esisteva come una cosa remota niente omicidi, qualche furtarello, mai rubare la bicicletta: era sacra rischiavi trentasette nerbate sulla schiena alle ore 4 del mattino. Si poteva cantare ma solo se avevi una bella voce, la follia era un merito te la dovevi conquistare. Il Sogno la musica e la fantasia fin dalla tenera età.  Solo adesso mi rendo conto del livello di civiltà che si era raggiunto forse perché  completamente fuori dal mondo reale conosciuto. I potenti dell’universo erano per noi personaggi insignificanti a parte lo zio Ras Tafari. I nostri  erano persone al di là del sovrannaturale, si alzavano la mattina e facevano quel cazzo che gli passava per la testa. L'immaginazione al potere. Tutto era top secret, si conosceva solamente l'indispensabile , si studiava tanto per poter ragionare stop. Già allora sapevamo che l'intenzione della natura non era quella di produrre senza senso come succede adesso.





Al Bar, Hitler in fondo era un bravo ragazzo


Parma  44°49'20'' N, 10°17'43" E
The  End by S.Williams
Un oceano di Silenzio scorre lento
Senza centro né principio
Cosa avrei visto del mondo
Senza questa luce che illumina
I miei pensieri neri.
Der Schmerz, der Stillstand des Lebens
Lassen die Zeit zu lang erscheinen)
Quanta pace trova l'anima dentro
Scorre lento il tempo di altre leggi
Di un'altra dimensione
E scendo dentro un Oceano di Silenzio
Sempre in calma.
Und mir scheint fast
Dass eine dunkle Erinnerung mir sagt
Ich hatte in fernen Zeiten
Dort oben oder in Wasser geleb

F. Battiato

The others foto by Luca Gargano

A volte, quando tranquillamente stai sorseggiando un caffè, senti senza volerlo il solito idiota che fa dei ragionamenti spietati infarciti da battute rozze e volgari che offendono con tranquillità serafica sesso religione e popoli. Ultimamente, si è sempre più inclini a tollerare espressioni spregevoli (spesso sdoganate dal potere politico) fatte da un razzismo di bassa lega in cui Hitler addirittura è considerato un bòn ragazz.


E non e finita qui, alcuni se ne vantano e messi al dunque dichiarano innocentemente che, farebbero di peggio. Spesso, intervengo. E con delle domande alla Socrate riesco a spiazzarli o almeno tento di farmi capire. Invitandoli con ironia a ragionare (ad esempio sulla razza) chiedo brutalmente: <<Lo sapevi che nel 1973 hanno rinvenuto Lucy (vedi post precedente) femmina adulta di colore nero dell'età apparente di 25 anni, vissuta in Etiopia almeno 3,2 milioni di anni fa e che al 99,9 per cento delle probabilità noi siamo suoi parenti?>>Di solito a questo punto, essendo di un’ignoranza abissale vanno nel panico.. e la buttano sulla cafonaggine con slogan beceri imparati a memoria da qualche talk show diseducativo(notare  che,costoro così ansiosi di manifestare il loro sapere non hanno mai letto un libro e solitamente ne vanno fieri vedi post stupidità nel silenzio assordante dell’angoscia.,Io la proporrei una pena detentiva nel nostro ordinamento giuridico, un libro al giorno e niente tv) ma quello che fa più male e che tutto ciò avviene nell'indifferenza totale dei presenti, e che certe affermazioni partano proprio dalle persone che consideravi semplici e miti e che nel limite del possibile avevi stimato per il loro passato di attivisti in partiti "progressisti" che con Hitler non avevano niente da spartire.
Sovente se pur imbarazzato fai finta di niente e acconsenti con un sorriso di circostanza pur sapendo che dentro di te spaccheresti l'universo. Delle volte sento una strana sensazione. Come se mi mancasse l'aria e mi ribello, esplodo. In giro si dice che non sia (normale), lo so non vinco mai e ne sono consapevole. Quante volte mi son ritirato con la rabbia di sentirmi quasi complice. Perché lo faccio? Per il quieto vivere, per non crearmi dei nemici, anche se dopo mi sento un vigliacco. Tornato a casa, guardo mia madre e mi vergogno. Poi però quasi per giustificarmi penso che con certe persone non serva a nulla e di smettere anche con le mie solite socratiche romanze. Tutto inutile, tutto perduto. Acquisito che: chi esprime ciò che veramente pensa è sempre il meno vigliacco o almeno si spera . Il grosso problema è che ci sono quelli che acconsentono passivi, li vedo, li sento, come dei veri sciacalli del pensiero idiota, sempre in seconda linea al sicuro nascosti fra i maschi idioti dominanti. Si aspettano con ansia  i  resti di ( un pensiero illuminato) da ingurgitare alla svelta per paura di essere visti. Riflettendo, è proprio da questi che devo aver paura .Falsi, moralisti,e silenziofobi che raccolgono il pezzetto di carta sul marciapiede, dicono di rispettare l’ambiente e poi di notte inquinano con un’auto enorme e con finestrini aperti riversano per le strade un volume da discoteca per esternare tutto il peggio dopo la loro performance  alla TV,usata nei talk - show ormai per riunire gli idioti di tutto il mondo .E la mattina al bar stanchi ma felici,ad esprime il loro sapere con passione, ma che bravi ragazzi almeno non si drogano. Negli anni settanta a Parma, non si sentiva tanta volgarità gratuita o forse era repressa. Che cosa è successo? Sta forse prevalendo l'istinto becero del tutto è lecito? Perché alcune persone esprimono (liberamente) pensieri indicibili? Perché sì è fatta una guerra con milioni di morti e per difendere chi?E perché si è ucciso massacrato, stuprato per tollerare che certe posizioni potessero venire espresse? Perché i sopravvissuti prendono tranquillamente un caffè masticando un dolce e vomitando sentenze nell'indifferenza totale o peggio con la complicità silenziosa dei presenti? Tutto è tollerato, tutto è permesso ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni ma cosa è servita la scuola e lo studio della storia. Io mi sento sconfitto e triste e dannatamente in obbligo di andare almeno nella tomba di una vittima qualsiasi della seconda guerra mondiale e chiedergli scusa. Sai stavano scherzando non te la prendere chi ha dato ha dato eri giovane non sapevi quello che facevi. Anni fa, a Bardi una piccola località di montagna nel parmense, mi ricordo di un vecchio oste piccolino e magro che a un’enorme umano che davanti a una platea sanguinaria rigurgitava pensieri osceni sulle gesta di Hitler, lo zittì e gli disse se cortesemente poteva accomodarsi fuori e invitandolo a non farsi mai più ma mai da bon  rivedere. Una scena quasi irreale il David contro Golia. Quell’uomo si vergognava terribilmente di servire una tal persona. Quel giorno al bar si creò un silenzio di tomba, alcuni clienti in un cantuccio ridacchiavano con uno sguardo di complicità canina. Il piccolo oste si rivolse ai presenti dicendo che gli dispiaceva e si scusava dell'atteggiamento dell'energumeno e rimarcava quasi ossessionato la differenza fra un uomo e l’animale. Si rifiutava totalmente di ascoltare simili affermazioni, e poiché era obbligato a stare lì uno dei due era di troppo. Tornato dietro il banco, che gli dava la sicurezza di un palco, appoggiò i palmi delle mani sul ripiano in marmo che in quel momento rifletteva una luce vivida conferendo alla scena qualcosa di già vissuto e, scandendo bene le parole alzando la voce di un'ottava, con una calma glaciale, disse: «Io sono disposto anche a chiudere per mancanza di clienti, ma la mia coscienza mi sussurra che forse ho ragione e un giorno il più silenzioso di voi verrà a cercarmi per uccidermi, solo una cosa vi chiedo, per favore non venite al mio funerale».


                                                                                 Miksocrate

foto di  Luca Gargano e S Williams
Allego un video irriverente che" forse" non c'entra niente con il post, ma il blog è mio e faccio quello che voglio. Dedicato a tutti quelli che odiano il mondo intero, ma non guardano mai a sé stessi. Il genio di Spike Lee anche se provoca fa molto pensare: La 25 ora.  Attenzione al linguaggio, é crudo.

POST scritto in autobus n°4 nel tragitto che va da via Mordacci a piazza Garibaldi è solo una bozza da rivedere. Non sono responsabile di eventuali attacchi di follia dovuti ai problemi esistenziali che vi creerete.











                                           
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