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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

I miei amori perduti





i miei amori
Photo by Laura Zalenga

              Son tornati

            sopraggiunti da tutti i sentieri della terra 
            a piangere nel mio letto. 
            Furono tanti, sono tanti! 
            Non so più quanti vivano, ignoro chi sia    morto 
            piangerò tutti quanti nel piangere me stessa 
            La notte beve il pianto come uno straccio nero. 
            Ci sono teste asciutte, indorate dal sole 
            ci sono quelle cinte da una spina invisibile 
            teste come arrossate dalla rosa del sogno 
            teste come cuscini per imbottire abissi 
            bramando sulla terra il riposo dei cieli, 
            c’è quella che sovrasta la fine dell’inverno, 
            e quella che non riesce a fiutare l’esordio 
            Mi dolgono quei morti, quasi fossero morti… 
            Ah!… e gli occhi… gli occhi fanno male,raddoppiano lo spasmo! 

            Indefiniti, verdi, grigiastri, azzurri, neri, 
            infiammano e risplendono. 
            Son carezze, dolore, costellazione, inferno 
            che al di là di ogni luce, oltre tutte le fiamme 
            m’illuminava l’anima e temprava il mio corpo. 
            Mi donarono sete di tutte quelle bocche… 
            di tutte quelle bocche seminate nel letto: 
            vasi rossi o pallidi di miele e di amarezza 
            petali di armonia e rose di silenzio, 
            in tutti questi vasi ho bevuto la vita 
            in tutti questi vasi ho assaggiato la morte 
            Il giardino di bocche velenoso, ubriacante, 
            in cui bevevo a un tempo quelle anime e i corpi. 
            Inumidito in lacrime 
            circondai il mio letto… 
            E le mani, quelle mani ricolme 
            di segreti destini e anelli di mistero… 
            ci sono mani nate con guanti di carezza; 
            ci sono mani colme del fiore della brama 
            mani in cui risiede un pugnale mai visto, 
            mani in cui sussulta l’intangibile scettro; 
            abbrunite o biancastre, voluttuose o possenti 
            in loro, in ciascuna di loro, ho incastonato un sogno. 
            […] Ah, tra tutte quelle mani ho cercato le tue! 
            Di tutte quelle teste io voglio la tua testa, 
            di tutti quegli occhi, i tuoi occhi pretendo! 
            Sei tu, la più triste tra i tristi, quello che più ho amato 
            tu, per prima arrivato, venendo da lontano… 
            Ah, quella tua testa cupa mai presa tra le mani 
            e le pupille chiare che osservai senza tempo! 
            Quelle occhiaie affossate dal tocco della sera 
            e quel pallore strano che ampliai senza volerlo. 
            Vieni a me: mente a mente; 
            vieni a me: corpo a corpo! 
            Dimmi insomma che hai fatto di quel primo sospiro, 
            dimmi inoltre che hai fatto del sogno di quel bacio… 
            dimmi poi se piangesti quando me ne andai via… 
            dimmi infine se vivi… o per caso sei morto…! 
            Se così fosse 
            si vestirà di pena lentamente il mio letto 
            e stringerò la tua ombra fino a spegnere il corpo. 
            E quel silenzio fitto trafitto dalla tenebra 
            e quel buio improvviso ferito dal silenzio, 
            ci veglierà piangendo, piangendo da morire 
            quell’unico figlio che mi hai dato: il ricordo.
            
Delmira Agustini (Montevideo, Uruguay- 1886-1914)



dancing in the dark
photo by Laura Zalenga


miksocrate



mf

Rifrazioni


E tu, qual è il colore dei tuoi occhi,
cosa esprimono,a che mondo visibile o invisibile si rivolgono?Vai allo specchio osserva i tuoi talismani fatati,li avevi mai studiati prima d’ora?Osservali in fondo al loro abisso,troverai la voglia di sapere,quella che spia il movimento del creato,che degli astri insegue eterno motonel suo abisso profondo scorgeraiogni luogo, ogni viso, ogni singola cosa…May Ziadeh 










È duro essere l'ago di una bussola impazzita per un uragano o un' 

aurora ...scriveva Paul Nizan in Aden


stolen-scream-noam-galai
Photo by Noam Galai


Asmara     15°20′0″N 38°55′47″E

Parma       44°48′0″N 10°20′0″E




Cosa mi succederà?
Cosa non mi succederà?


Crateri di lava, lapilli che vomitano il sole stupiti davanti al mare. Un giardino fiorito inondato di luce…  Bob Marley con la sua malattia che annaspa su binari di impossibilità e oblio. Ma  quanti siamo noi? Chiede il mago ai giovani illusi.
Mik stanotte ci si spacca il cervello e si bruciano i sogni. Qualcuno sta ancora soffrendo e urla nel corridoio buio e puzzolente di un ospedale sconosciuto.
La mia infanzia sarà pur valsa qualcosa. La morte di amici, a me un diploma e a voi le guerre che non finiscono mai.
Ho chiesto umilmente il permesso di vivere durante incursioni notturne tra bombe e fiamme, ululati di sirene, latrati di cani. In sottoscala angusti, l’odore di urina fetida. Bimbo con gli occhi sbarrati dal terrore.



photo by Jòn Pàlma

Ho vissuto,in un ingenuo e quasi giocoso distacco dalle cose.
Valori morali inculcati, la storia stuprata. Senza punti di riferimento e le identità confuse.

Nessuno sa o vuole capire nemmeno cosa offende l’altro. I parenti di mia madre, accumunati dai loro  numerosi fantasmi. 
I sacrifici spaventosi degli antenati.
 La loro profonda e desolata umiliazione e inutilità.

Sono asserviti, avviliti, umiliati, attraversati e devastati da un Potere che non permette vie di fuga. Non possono neanche abbozzare una rivolta; sono destinati a far parte di un gioco cinico altrimenti essere soppressi o usati dal Potere.

I parenti di mio padre, che continuano ad essere unitamente affascinati e commossi delle loro opere o monumenti in rovina.

La loro storia cerca delle rivalse che deformano la realtà. Si sentono continuamente anime in fuga defraudate. la gioventù cresciuta spensierata con la malcelata idea malsana della loro superiorità.

 Il compiacimento cinico a volte ingenuo che le cose, senza di loro sono andate alla malora; successiva prova di un’inferiorità. 
La incapacità endemica degli ex-coloni e la felice conferma di certe teorie lombrosiane.

Nessuna palingenesi sembra più essere possibile, nessuna possibilità, tutto è assorbito in un inferno spirituale e politico. 
Attraverso i corpi ridotti a merci spregevoli, passa il peggiore Potere. 
Nessuna differenzia tra vittime e collaborazionisti. In entrambi gli aspetti la medesima negazione della vita.
Sono qui insieme ad antifurti orientali che ti spaccano le orecchie.
 Il naso intasato da aria avvelenata mentre. Le mie due vecchie città gemelle diverse, agonizzano assomigliando sempre  più a salumerie che spacciano nomi di morti…




Massawa bombardata 75 foto di Michele Fedele

Il terrore di essere simile a voi  mi fa paura, tutto quello che mi sta intorno vi appartiene.
  Inutilmente continuo a volteggiare come un pipistrello impazzito e non penso ad altro che a fuggire.
 Un urlo soffocato mi sale dal ventre… io …io non mi condannerò all’inferno di me stesso.

Eh… aspettando un futuro impossibile,vedo rifrazioni che come un blackout globale si fanno spazio nel mio cervello. Si allargano silenziose a velocità spaventosa,  travolgendo il mio pianeta, le vostre auto,i treni ,gli aerei,le vostre piccole meschinità e il brusio di voci fastidiose .
Silenzio vi prego solo cinque minuti. Solo cinque minuti, per i miei morti, per queste mie due città stanche. 
Solitudini queste che rimarranno fino all’oblio.




Miksocrate.

mf

Sarai preda



“Io conosco il canto dell'Africa, della giraffa e della luna nuova africana
distesa sul suo dorso, degli aratri nei campi e delle facce sudate delle raccoglitrici di Caffè. 
Ma l'Africa conosce il mio Canto?
L'aria sulla pianura fremerà un colore che io ho avuto su di me? 
E i bambini inventeranno un gioco nel quale ci sia il mio nome?
O la luna piena farà un'ombra sulla ghiaia del viale che mi assomigli?
E le aquile sulle colline Ngong guarderanno se ci sono?”
(Karen Blixen)

titti
Photo by  Nick Brandt
Seychelles
4*35'11,52" S 55*25'59,77"E

Chiacchierata alle due di notte.

-La birra è ormai calda , il silenzio perfetto , lontano il grande oceano sembra essere stanco -

«Oi Titti tu sei un cacciatore cosa pensi ti potrà succedere nell’altra vita?»
-«Ma va la… tu e il Buddha io a quelle cose non ci credo».
-«Ma ammettiamo per un attimo che ti reincarni la logica mi dice che sarai preda»
«Hm…Non mi dispiace in fondo, Io preda e tu?… che non hai mai cacciato cosa diventi il nulla, la luce»
- «Ok…preda, un felino »
-«E no.cala, cala..comodo.Subito un leone... Così continui come sempre a farti i ca…tuoi»
-«E che cosa vuoi farmi ridiventare?».
«L’impala…»
«L’Impala? .Già il nome non mi garba»-
- «un facocero…».
-«Ma va a cagare».
-«Titti scegli te devi essere preda».
«La giraffa».
-«Mi hai fregato non vale».
«Per oggi è così Mik prendere o lasciare, te e il tuo Buddha, io a far la giraffa e tu la luce.
Sai che ti dico che forse mi diverto di più io»
-«Forse hai ragione, ma io sono il re del dubbio».
-«Dubbio, sai, cosa ti dico io adesso vado a letto e ti lascio con i tuoi leoni e il dubbio,Ehi ti conviene scappare.»
- «MA va mo' la a cagher…Titti»


la danxa della giraffa
Photo  by Nick Brandt.
003_Children-running-at-sunset
Photo by


Miksocrate




mf

My little Asmara

  bimbi
cuccioli




Un profumo intenso di zghinì. ll lieve e soave contatto con l’injerà appena sfornata,quel boccone che in bocca ti esplode e ti rincuora con questo mondo. 


mani
mani

  Io vengo dall’altopiano duro ,di belle genti fiere, dove oggi si mangia il cibo degli Dei


fiesta
fiesta


Tutto il villaggio fuori a festeggiar la notte stellata


funzionee
funzione

Illuminiamo con i fuochi la nostra vita e via a bruciare i  vecchi sogni Ohiè Ohiè


preghiera
preghiera

Nuovi amori, voglio vedere ancora i suoi bellissimi denti risplendere e il suo sguardo vellutato infuocato.



felix poto by Eric Laffourge


Tutti i ragazzi fuori .Oggi è festa dello spirito. Domani mattina
 fiori gialli da portare ai nonni ,felicità semplice profumo di campagna,bagnarsi nel fiume benedetto 


Grazie o mio Dio di avermi dato la possibilità di vedere tutto questo, Grazie o mio dio dolcissimo,lasciami giocare con i fiori gialli. lo so sono tuoi ma oggi,solo per oggi lascia che li doni ai nonni...preghiera etiope.


Fuochi nella notte



Miksocrate

















mf

Come un cessna in volo



Manoscritto Originale di Mik ritrovato in un cassetto
2012-09-11_171314_mini
volo

Caro amico
Ti ricordi… Vento,pioggia ,sole non ci fermavano.
Dicevi “come un Cessna in volo….Tutto manuale, senza paracadute”.
Rifiuto totale di ogni protezione…
-Vai piano,vai piano.
“Devo vivere adesso, devo vivere veloce”—
Honda 350 rumore cupo .a caccia di felicità
Il rombo di un motore a 4 tempi che ti prende i sensi
Ehhh,,, ritrovarsi davanti ad uno specchio a stapparsi i peli del naso in un mattino di rumori.
Noi che il rumore lo facevamo per vivere.


Miksocrate



mf
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