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Angeli romantici


una nota arriva non separata dalle altre e procede nel silenzio a creare una melodia


photo by nick brandt



Bastava poco

Una vecchia chitarra vissuta che portava nella cassa i segni di tante battaglie. 
 I gradini della vecchia chiesa di San Vitale…facevano da palco e…vai...

"It's another tequila sunrise Starin' slowly 'cross the sky said goodbye He was just a hired hand Workin' on the dreams he planned to try

C’è un attimo che passa continuamene per diventare passato, e c'è un attimo che contiene il passato e quindi il futuro.
Un anno strano questo, il mio cinquantasettesimo, sento varie sensazioni questa voce di mutamento. Non m’interessano più le politiche, i piccoli dittatori mascherati e tutto quello che ho fatto in passato ,mi attrae la natura il vento il mare il cielo stellato.
 Spesso 
mi perdo ad osservare questo capolavoro infinito e mi vengono in mente con rimpianto le grandi piccole cose della mia vita, tutte le mattine mi sforzo di trovare l'armonia.
Nel balcone dove ho allestito un piccolo studio, nella penombra ascolto il silenzio, chiudo gli occhi e viaggio giù veloce dentro fino ai polmoni del tropico.Verso spazi infiniti, colori ,terra rossa, il mio mar Rosso dove il sole tramonta come in nessun luogo al mondo. 
"Mick Se vedi una striscia verde attorno al sole che tramonta, allora la tua fidanzata è innamorata di te"
diceva il vecchio marinaio dalla pelle incartapecorita dal sole. Sono dentro il solito sogno.
Niente da fare
 Non c'è una scorciatoia comoda l'unica soluzione è sempre stata dentro di me
 l' ho cercata come un matto ma è qui dove è sempre stata. 
Dentro questo meraviglioso sogno.


photo by Nick Brandt

Un sogno dentro un altro sogno che lascia dietro le immagini del dolore che seppellisce questo maledetto incubo che mi dice Mick crescerai e dimenticherai.
Oggi
Sono qui insieme ai miei angeli romantici e qua' resterò.
Se solo al termine mi resta questo sogno il resto non avrà nessuna importanza.
                                 




                                               m.f.




Asmara's angels

Gli uomini migliori, così dicono, sono impastati di difetti, e per la più gran parte diventano molto più buoni per essere stati un po' cattivi”. 

William Shakespeare.

#C.U.A. Circolo universitario Asmara

photo by Jan Brumpton



5° 20′ 0″ N, 38° 55′ 47″ E
Parallelo 
15N


Eravamo già in paradiso, Armstrong posava il suo piedone sulla luna ma noi non lo sapevamo.

Fats Domino fumava tabacco olandese seduto sui gradini.
Un profumo di palissandri appena fioriti, un cielo di cobalto, il vento africano che rimescolava il tutto.

Il locale era un teatro con bar- sei Gradini-due porte basculanti-il salone-il palchetto per il gruppo-sala bigliardo, ping-pong e bar.
Non so quando si cominciò ad andarci, era tanto tempo fa.
Il C.U.A.
meta ambita e obbligata per tutti i ragazzi di Asmara. Tutti prima o poi ci passavano.
 Quelli che avevano delle belle carte ,gli sfigati, e i timidi della vita .
Si trovava all'incrocio di viale Haile Sellassie negus neghesti, dove si dice che Robert Johnson  fece il patto con il diavolo, qualcuno sostiene che sia nascosto nei bagni e venga fuori certe notti durante i rabbiosi temporali africani a mangiare pizzette e coca, discutendo con Cina di accordi diminuite settime maggiori.

 «**Jooohnson!Ehi!Qui si caga, non si dorme!**”




Ci andavamo per ogni bisogno.
Quando avevamo fame e sete, quando eravamo stanchi, dopo la partita, per festeggiare per litigare, per incontrare qualcuno o semplicemente essere.
Ci si andava soprattutto per essere ritrovati,
 Un mondo a parte.

Facevamo cose fuori di testa.
La paura era il problema ma anche il motore dei nostri successi o delle nostre sconfitte.
L’unica maniera per batterla era seguirla.
senza tregua fino alla fine del mondo.

Ma Soprattutto al C.U.A. abitava _l’allegria_...
Niente video-cellulari-TV-pc-solo radio Asmara.
 Il posto perfetto per l'immaginazione.
 Nel cielo sfrecciava il Led Zeppelin con la chitarra  di Jimmy Page.
 Nella parte est passeggiava sorridendo Lou Reed il pazzo, perso nei suoi miraggi spietati.


l’idiota di Fëdor e i folli facevano colazione con velocità farcita di marmitte espanse.
 Le Yamaha truccate da galera,
Braccati da toro seduto che preparava con cura le imboscate all'angolo sud su cateti di trigonometria incantata e dislivelli arditi.

Mr.Tambourine sostava sotto l'eucalipto insieme a pretty woman, celebrando matrimoni con la benedizione di papa Rolling Stones assistito dai credenti delle chiare-acque

Gene Vincent tutto impomatato cantava la  bamba. esserci era bellissimo,

Fanculo al futuro ululava Jimmy perso su binari impossibili con la sua fender strato. All along the watchtower. “There's too much confusion, I can't get no relief”.
 Le ore notturne scivolose incantate dai pink e i deep.


  La domenica quando i negozi chiudevano, e le luci cominciava timidamente a brillare al crepuscolo
si ballavano sul mondo insieme ad Abraxas e Carlos Santana.
La fauna femminile veniva liberata, e il locale si riempiva di lupi famelici.
 Fuori al buio si aggirava furtivo Jimmy Morrison e i suoi fantasmi.


In via della posta Sex machine non finiva mai di popolare i nostri sogni erotici.
Lei appariva alla luce del tramonto.
Vibravano I desideri e gli ormoni alfa nuotavano in acque alte. **“Mick qui non molla nessuno”.**
 Sinuosa bellissima la quintessenza della femminilità.
 I maschi dominanti si facevano seri.
Nel silenzio gli innamorati persi sudavano freddo. Cinque secondi di pura libidine


Sbandando terribilmente con Lucio e le sue emozioni si passava ad assistere Caino che smontava Kalashnikov sui tavoli da Ping pong.

La notti terminavano avviandosi verso i mattini  tintinnanti... jingle...Let me forget about today until tomorrow.

Avevamo quasi trovato la pace, sentivamo gli angeli vedevamo il cielo scintillante di diamanti.
 Su di noi il Grande Dio dei liberi.

Poi entrò David Bowie e tutto finì.




Mick




m.f.
\*dedicato a tutte le anime asmarine



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