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VITANZA’S HOUSE

ASMERA
Zulu
LAT…     15° 29’ 11’’
LONG… 38°91’28’’
FUSO ORARIO+3:00 ORE DA UTC/GMT
Asmara, Ore 7,30, istituto Vittorio Bottego
per Geometri, dove si formava la classe dirigente
dei disperati da scatenare per il mondo, con l'ambizione
e l'obiettivo di costruire strade in mezzo al nulla.



tn_post di apertura
Il treno della malinconia foto in attesa della conferma del proprietario per... 



L'istituto Vittorio Bottego costruzione imponente, in stile futurista occupava un intero isolato. Nella mente dell'architetto doveva esistere un’idea di follia pura, mania di persecuzione e terrore: la parola d'ordine era intimidire, far capire all'alunno che era finita e che per il futuro sarebbero stati cazzi… A confronto del campus La Salle questo era un lager. Dalla parte alta dell'ingresso, che era grande arioso, con una scalinata vertiginosa, entrava l'élite. La plebe, si era deciso di farla convogliare dalla porta di servizio con un obiettivo molto semplice e preciso, bastonare con comodità e controllare la situazione, sedando sul nascere ogni tentativo di rivolta. Tu fai entrare le bestie da un pertugio e avrai il controllo totale della mandria semplice e geniale. Dovete sapere, che ad Asmara, non esistevano le forze dell'ordine, almeno nella maniera a cui si è comunemente abituati a vederle qui in Italia, che, ad ogni evenienza tu telefoni, e devono intervenire. Ad Asmara no, se li chiamavi, era perché avevi deciso di suicidarti, era l'ultimissima soluzione, erano cazzi sia delle vittime e sia dei carnefici. Loro si intervenivano ma, ndo cojo cojo. Prima regola: mai e poi mai chiamare chicchessia, tutto funziona come un orologio invisibile, tutto non è scritto, e tutto è regolato da una legge inconfutabile vivida nella mente di ogni abitante. Seconda regola: rispetto assoluto verso donne, bambini e anziani. Terza regola: non rubare ma, balle ne puoi dire quante ne vuoi e infine quarta regola tolleranza alle bastonate. Mai visto un popolo così ordinato, il massimo dell'anarchia responsabile. Lo stato esisteva come una cosa remota niente omicidi, qualche furtarello, mai rubare la bicicletta: era sacra rischiavi trentasette nerbate sulla schiena alle ore 4 del mattino. Si poteva cantare ma solo se avevi una bella voce, la follia era un merito te la dovevi conquistare. Il Sogno la musica e la fantasia fin dalla tenera età.  Solo adesso mi rendo conto del livello di civiltà che si era raggiunto forse perché  completamente fuori dal mondo reale conosciuto. I potenti dell’universo erano per noi personaggi insignificanti a parte lo zio Ras Tafari. I nostri  erano persone al di là del sovrannaturale, si alzavano la mattina e facevano quel cazzo che gli passava per la testa. L'immaginazione al potere. Tutto era top secret, si conosceva solamente l'indispensabile , si studiava tanto per poter ragionare stop. Già allora sapevamo che l'intenzione della natura non era quella di produrre senza senso come succede adesso.





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