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Cosa faccio qui?


L’esistenza è pura immaginazione
Miksocrate


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Eric Lafforgue


Il senso della vita come dice una canzone di Vasco non ha senso.
Nonostante la bestialità dell’esistenza,l’opzione consiste nel cercare il senso nella vita stessa,malgrado tutte le avversità e le cose deprimenti.
Si tratta  in fondo dell’opzione dell’accontentarsi di ciò che offre l’esistenza quotidiana.
Per noi umani il mondo ha già abbastanza senso:è il mondo dei gesti , delle esperienze abituali  e delle lacrime a volte persino banali.
Nell’opzione radicata o immanente ,il sorriso di un bambino, la grazia di una ballerina, il suono di una voce,i movimenti dell’amante, persino



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Eric Lafforgue



l’alternarsi di luci e ombre o il mormorio dell’oceano danno un senso a questa vita.
C’è chi lo trova poi nell’attività sfrenata  o nel successo:conquistare la cima di una montagna ,suonare la chitarra fare i cento metri in otto secondi…
Sono cose che durano solo il breve tempo della loro esistenza, ma non per questo sono prive di senso.
Un sorriso non deve necessariamente durare in eterno per trasmettere ciò che vuole comunicare.


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Eric Lafforgue


Non esiste nulla al di là degli eventi che formano la nostra esistenza,
così come non esiste un obbiettivo a cui tendano tali  eventi, anche se è proprio al loro interno che possiamo trovare qualcosa
di prezioso - un valore –un significato.
Non esiste un senso della vita: una vita può richiudere più di un senso.
La vista di uno squalo o di un falco possono costituire un sollievo temporaneo nell’esistenza di tutti i giorni.
Ma c’è una cosa meravigliosa che solo noi umani possiamo usare in esclusiva:l’immaginazione che bella parola,
che ci dà l’opportunità di estraniarci espande la portata della nostra comprensione e della nostra conoscenza.
Le fantasie che scatena, i sentimenti e le sensazioni che ispira appartengono sempre a questo mondo, nel migliore dei casi pur lasciando il mondo uguale a prima.
Vedere da una prospettiva meno egocentrica, impedendo ai nostri problemi di monopolizzarci.
Forse tali esperienze hanno il diritto di essere definite spirituali,anche se il termine non mi piace in quanto ha sofferto così a lungo la prigionia della religione
con il risultato che è difficile parlarne senza imbarazzo.
Gli esseri umani sono fatti per vivere nel presente e io aggiungo con la fantasia e l’immaginazione ;
la strada verso la saggezza, sta nel ricordarcelo, il che è anche la cosa migliore che possiamo fare.
Ma tornando all’immaginazione ieri sera ho fatto l’amore con Penelope Cruz e posso dire che questa vita ha  un senso


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Mashroor/Nitol

"Se non lo faccio io, chi lo farà?
Se non lo faccio ora, quando sarà il momento di farlo?
E se lo faccio per me, chi sono?"
E’ in queste tre domande l’essenza della logoterapia (o analisi esistenziale)
La prima dice: io sono insostituibile, unico, non posso delegare (se io non sarò me stesso, chi lo sarà per
me? ) ; la seconda: ogni momento è irripetibile, poi passa, è perduto,per sempre, non c’è più; la terza: se
faccio una cosa solo per me, tradisco la mia natura umana che è fatta per trascendersi, andare oltre.
Schematicamente, ecco il massimo di responsabilizzazione e di impegno per la vita:
Chi, se non io?
Dove, se non qui?
Quando, se non adesso?
Per chi, se non per altro? Per un amore, per un opera, per Dio, per una causa, per un senso fuori di me...
Ecco gli interrogativi di base che ogni persona ha da porsi per mettersi autenticamente alla ricerca di un
significato della vita.


Miksocrate




mf
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