IL DIO LEOPARDO
Africa foto by Giampiero Marchiò |
Nella seconda parte, il linguaggio è un po' colorito Chi si sente suscettibile e delicato e pregato di non leggere.
Prologo
Asmara:
15° 20′ 0″ N,
38° 55′ 47″E
Anno 1965
Erano gli anni, che non avevo niente
ma, potevo uscire
e trovavo
il Mar Rosso, il Bush e le montagne
tutte per me, mi sono illuso
che fosse stato per sempre.
savana |
Una città unica. E già qui bisogna intendersi su ciò che si scrive più che una città per capirci meglio un 'oasi solo che al posto del deserto fuori ci si trova in una savana mista a paesaggio montuoso. Immaginate, di andare da Parma a Milano e alla Crocetta (periferia di Parma) cominciasse l'ignoto cioè niente, pali della luce niente benzina nessuna presenza umana fino a Milano, voi e la natura a tu per tu e se avete la fortuna di possedere una moto enduro e la fine del mondo. È lì il paradiso, nessun fotografo per quanto bravo potrà mai avvicinarsi a ciò che si vede, perché lì tutti i sensi partecipano, l'occhio da solo non basta, l'udito diventa più fine, insomma si è soli,e se ti allontani dal percorso tracciato, lo fai a tuo rischio e pericolo e non ti trova più nessuno,ottimo posto per sparire. Raccogli una pietra la osservi e sai che è lì da milioni di anni con riverenza la rimetti al suo posto La culla dell'uomo, lì c'è Dio. Io quando volevo meditare sapevo dove andare. Per quanto sto per scrivere, mi beccherò l'ira di qualche fervente nazionalista. Asmara è nata come città Italiana ed è morta quando gli italiani se ne sono andati. Infatti, è l'unica città africana in cui la popolazione è diminuita notevolmente negli ultimi venti anni. Le città nascono e muoiono per un fatto della storia, indipendentemente dalle nostre fantasie. Chi si aspetta di trovare un villaggio africano rimarrà deluso. Un'Italia in miniatura dentro l'Africa. Entravi ad Asmara eri in Italia ma, come uscivi ti ritrovavi nella savana, una realtà purtroppo finita male. Curioso parlare di un'Italia perduta, sembra quasi irreale. Situata a un'altezza di 2.363 metri sul livello dal mare; la sua Caratteristica sono le montagne, che assomiglino a delle grandi piattaforme (le chiamano Amba) immaginatevi delle montagne capitozzate, come se non avessero deciso di crescere e come stare al millesimo piano di un grattacielo,e per scendere, gli ingegneri italiani hanno costruito una strada che in un ora e mezzo ti portava dai venti gradi di Asmara all'inferno di Massawa con quarantacinque gradi all'ombra, un capolavoro maestoso.
Asmara |
Foto A.N.Tàppero |
ecco cosa si vede la rift valley |
Leo foto in concessione da bushcompany safari |
Una notte, nella savana ho incontrato un vecchio babbuino, tornava da una festa, era pieno come un uovo e mi ha confessato che le scimmie parlano benissimo la vostra lingua, ma, allora gli ho detto spiegatevi. Poiché oltre a tutto siete pure cugini. Col cazzo mi ha risposto. Quelli ci mandano subito in fabbrica a lavorare.Zitto. Parenti? Mamma mia. Meglio starci lontano. Ormai si sono montati la testa, vogliono comandare, ma un giorno tutto questo finirà e allora saranno cazzi loro ohi ohi. Hai visto ippop? È diventato grasso come un facocero, L'altro giorno, era lì sott'acqua che cagava beato, quando ti arriva un tipo con la barchetta insieme a una biondina che fotografava tutta eccitata. L'ominide, con una pertica voleva stanarlo… naaah! Non ci ha visto più, si è incazzato come un ippopotamo, ha fatto una strage. I colleghi l’hanno portato via non riuscivano a tenerlo fermo.Apriti cielo, rappresaglia feroce, uno a mille. Femmine, cuccioli, perfino i pesci senza pietà.Kigheghe. A Quel punto gli ho detto:« ascolta gorillotto, non andare più in giro nella savana dopo aver bevuto quel infernale distillato di noce di cocco,, perché se ti cuccano i tuoi cugini finisce che parli, e poi ti mettono a lavorare» tranquillo Panter piuttosto mangio una merda di licaone liquida, e poi, ridendo aggiunse:_ pensa a quel giuda di un cane che suo nonno si rivolta ancora nella tomba, tutto uggioli e guaiti .lo schiavo minkia come sì e ridotto, pensa che altri umani, in Cina se lo mangiano. Io gli ho fatto notare che mio cugino gatto invece non se la passava poi così male. Eih. Eih ferma, ferma, quello è un dritto. Ha capito tutto. Li prende per il culo,ma a loro piace così. Lo scorso mese, e venuto a trovarmi. Una rottura — e sento caldo e qui e lì, non riusciva a dormire voleva l'aria condizionata. Naah,Okey_bayby adesso smammo. — Ciao goriillotto.- Acqua in bocca_ EmHF non dirlo più che mi viene da vomitare. Andava via che sbandava da un baobab all'altro. Tornando a noi umanoidi. O me o voi ormai, non si fanno più prigionieri e adesso vedete di togliervi dai coglioni, andate a giocare alla caccia, pensa te caccia, hanno fame loro… Ohi noi nella savana la chiamiamo sopravvivenza, e curioso il modo che avete di usare le parole… A già mi stavo quasi scordando, Ei tu, dico a te Michele sì, sì, a te testa di cazzo, se vedi quel tuo amichetto, quello magrino con i ricciolini neri tutto delicato, ma cattivo. Mi pare si chiami Riccardo, devi dirgli di smetterla di tirarmi fiondate sulla schiena. OI se l'incontro da solo e disarmato gli spacco il culo ». Questo è tutto quello che ricordo di un sogno irreale. Il Leo e la sua Africa perduta, il suo lamento. La sua rabbia. Il Leo senza libertà di parola o di opinione o di partecipazione come dice Gaber ma con una libertà totale che purtroppo solo pochi possono provare, la libertà dove lo sguardo è libero privo di varianti. Gli immensi altopiani dove puoi urlare e sentire il tuo verso inutile, Burroni spaventosi dove si perde l'oblio. Dove tutto è uguale ma diverso. Dove le città finiscono e incomincia l'ignoto. Dove La libertà non costa niente.
Miksocrate
mf