Saudade
photo by Jendajee
Ti rivedrò in ogni sogno
in ogni temporale rabbioso
in un caldo pomeriggio,
in ogni foglia e in ogni roccia.
In ogni mia paura
Ti rivedrò in ogni volo di uccello
in ogni alba e in ogni aurora .
Mi perderò nei tuoi orizzonti
Ti rivedrò nella buia notte
Ti rivedrò in quel terribile momento.
Miksocrate
Photo by Rod Waddington
Sentivo la brezza sussurrare
Cullato dalle zanzariere e dal Rombo del mare
le finestre socchiuse, spiragli di luce sul soffitto,
la dolcissima pace che si impossessa di me
Mal d’Africa, mal d'Africa.
Oggi circondato da volti tristi , stress, lamento continuo per il superfluo ,posso dire che una parte di me è rimasta lì, nell’Africa profonda delle foreste e dei corsi d’acqua, nei suoni e nei profumi della natura più incontaminata. Storie e miti che si perdono nella notte dei tempi, il ritmo di un djambè, i coloratissimi abiti delle mamà con i bambini legati dietro, silenzi della notte, quando i grilli scandiscono il tempo incessantemente.Ho seppellito i miei amori nella savana, abbandonato la bellezza , smarrito un sorriso sincero, la spontaneità di un abbraccio, l’emozione di ascoltare un anziano e la gioia di bimbi spensierati e felici che giocano.Perduto La Croce del Sud, Alfa e Beta, la Nube di Magellano e il Centauro, la via lattea intrisa di stelle.
Il mal d'Africa mi prende all'improvviso , come se mi venisse a mancare ad un tratto una cara persona, sembra tutto relativo. più forte di me, chiudo gli occhi e sento i suoni, la bocca e ne sento la musica, le orecchie e avverto gli odori, una confusione di sensi e di sentimenti... continuo a vedere una nebbia calda e in lontananza una cornice e dentro quella cornice una raffigurazione piena di luce e colori con una forte malinconia perché tutto intorno è sfuocato So di essere attore favorito dentro una cosmicità imprendibile, Eppure questa mia malattia è un privilegio raro, nonostante cerchi in tutti i modi di descriverlo e condividerlo a chi mi vuole bene o mi conosce, risulta complicato ,soggettivo e carnale e mai potrà purtroppo essere compreso nella sua totalità. Nessuna cura se non il ritorno.
photo by Roberto Tuareg
La parola che potrebbe tradurre questa sensazione esiste solo in portoghese “Saudade”
Saudade è una parola di difficile traduzione ,più che significato è concetto, tradotta in altre lingue viene restituita in maniera approssimata.
Su un comune dizionario portoghese –italiano-Portoghese viene tradotta come “nostalgia” o solitudine oppure malinconia causata dal ricordo di un bene perduto; ricordo dolce e insieme triste di una persona cara- Qualcosa di straziante; ma può anche intenerire, e non si rivolge solo al passato ma anche al futuro.
E qui le cose si complicano perché la nostalgia del futuro è un paradosso.
Ma cercherò di spiegarlo con un esempio. Vi è un posto sulla savana in Africa , Da un punto sulla collina dove lo sguardo abbraccia tutto l’infinito paesaggio con l’enorme fiume Nilo che lo attraversa come una cicatrice. Il momento migliore è il tramonto.
Lì da soli, guardando questo panorama davanti a voi, forse vi prenderà una specie di struggimento.
La vostra immaginazione , facendo uno scherzo al tempo, vi farà pensare che una volta tornati a casa e alle vostre abitudini vi prenderà la nostalgia di un momento privilegiato della vostra vita in cui eravate in una bellissima e solitaria collina Africana a guardare un panorama struggente. Ecco il gioco è fatto: state avendo nostalgia del momento che state vivendo in questo momento. E una nostalgia del futuro. Avete sperimentato di persona la saudade.
Ringrazio Antonio Tabucchi per la spiegazione della parola Saudade