Lampi di felicità
Chi non teme che il più banale dei suoi momenti presenti diventi in futuro un paradiso perduto?
Photo by Nick Brandt
Il sole
sorge lentamente su Asmara.
Il giorno prima una pioggia fine è caduta sulla città.
Ma quel mattino alla fine ha ceduto il posto al sole.
I timidi raggi scaldano il cemento e fanno evaporare l’umidità dal suolo.
Si scatenano profumi selvaggi di buganvillee e palissandri.
Il respiro della città si riprende lentamente, il suo battito si fa ritmato. Il giorno arriva inesorabile.
Per le strade un profumo di caffè appena tostato.
Nessuno parla, tutta la città in silenzio saluta il suo nuovo giorno.
“Ma che ricordi hai dell’Asmara?”.
“Per me ci sarà sempre un prima e un dopo
Troppi ricordi mi è difficile dire qualcosa.
Avevo cinque anni nel 1962.Non sono sicuro nemmeno che i ricordi che ho siano effettivamente i miei
Non riesco a distinguere i veri ricordi da quelli ricostruiti".
"Yalla ragazzi se volete che qualcuno vi racconti L’Asmara non dovete fare molti sforzi
Io di quella terra sono impregnato fino al midollo.
L’Asmara mi scorre sulle vene”.
“Quando ne parlo mi basta chiudere gli occhi per sentire i profumi e i rumori".
"la nebbiolina vi ricordate , eccola ci sono dentro….Ho i piedi nudi nell’acqua del mar rosso , le onde mi accarezzano le ginocchia…. e le spezie… il caffè”.
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miksocrate
mf