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Grazie Fëdor


 "Sarei curioso di sapere che cosa gli uomini temono più di tutto. Fare un passo nuovo, dire una parola propria li spaventa al massimo grado. . .""



2013-04-18_185524
photo by Yaman

Rivedo ancora la
la poltrona di vimini nella veranda
 davanti l’immensità dell’oceano Indiano..
Mi ero rifugiato a casa di Riccardo  e lì in qull'angolo perché ero il luogo più mistico
della casa…in lontananza sentivo i rumori della
cucina di qualcuno che preparava la cena.
Era la prima volta che mi trovavo a tu per tu con
il mio libro “Delitto e Castigo” caz… la crescita mentale,
la mia infanzia , l’adolescenza, i capelli canuti …
.e lui sempre qui con me fresco. ma smetterò di crescere.... si muore crescendo?
Amo questo libro scuro , mi piace leggerlo, donarlo , portarmelo
perfino in viaggio. Sarà il mio testimone di vita
Un legame atavico…Grazie Fëdor.

Una pallina da tennis viene lanciata
da una parte all’altra del campo; a un certo punto, la pallina
rimbalza sulla rete e rimane sospesa nell’aria: sarà solo il caso
a decidere in quale metà del campo cadrà alla fine, decretando
così le sorti della partita.
E della mia vita …Woody ha fatto il riassunto fantastico del libro con questa scena..


miksocrate








mf

La gentilezza è rivoluzionaria



«Sono convinto che a qualunque livello, familiare, tribale, nazionale, internazionale, coltivare la compassione
costituisca la chiave per aprire la porta su un mondo felice.
Non abbiamo bisogno di diventare religiosi, non abbiamo bisogno di ideologie. Abbiamo invece bisogno di sviluppare le qualità umane». Dalai Lama Tenzin Gyatso





Se devo pensare a un linguaggio universale che vada oltre i nostri organi di senso, non posso che pensare alla gentilezza.

An incredible vibration, una sensazione di pace e amore che fa dimenticare per un attimo tutti i nostri problemi.


Un fragile e delicato fiore che nonostante il rischio di essere 



ignorato e calpestato ha la potenza di raggiungere la nostra 


anima donandoci quel senso di amore e di felicità con quel 

tipico naturale sorriso.


Ne era convinto il grande maestro della non-violenza 

Gandhi, quando affermava che :
 “ La fragranza rimane sempre nella mano di chi porge la rosa”.



                                                                       miksocrate



mf







Una luce nelle tenebre


Questa, la dedico a te amico fratello.
Si, dai cammina con me in questo mondo.
miksocrate


Asmara-Massawua Laforge

È facile lasciarsi prendere la mano da un’esperienza della musica ascoltata, 
 dai libri letti e pretendere da tutti l’impegno e il fervore.

“Non m’importa chi ascoltate chi leggete o quanto siete bravi”
mi vien da dire ai ragazzini che stanno per imbarcarsi in una vita di ascolti e di letture,

ma assicuratevi vi prego che: chiunque sia, faccia sul serio,
e che  bruci dal desiderio di comunicare qualsiasi cosa abbia dentro.

L’importante è ascoltare o leggere qualcosa che vi faccia venir voglia di sognare.

Scrivere, ballare, dipingere, piangere o ridere.

Aver fame del mondo.

Il trucco per vivere bene è amare le cose che fate . 

Anche le piccole cose, non necessariamente quelle che

sembrano importanti..


anzi, dovete essere voi a dare

 importanza a quelle "piccole" cose che fanno la differenza
,
 che danno qualità vera alla vostra giornata…


provate ad

 utilizzare di più gli occhi dell’anima, sono quelli che riescono

a guardare oltre le apparenze, e sicuramente più in

profondità la vostra vita.

miksocrate


mf

Non mi pento di nulla


laura
                                                                                                  Photo by Laura Zalenga

Dedicato a tutte le donne ribelli

Non mi pento di nulla
Dalla donna che sono
mi piace a volte contemplare
quelle donne che avrei potuto essere;
quelle donne sublimi,
nel diventare brave mogli,
campioni di virtù,
come avrebbe voluto mia mamma.
Non so perché
ho passato la vita
a ribellarmi contro di loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo.
La colpa che le loro vite impeccabili,
per uno strano maleficio,
mi ispirano.
Rinnego i loro buoni uffici,
i pianti di nascosto dal marito,
il pudore della loro nudità
sotto l’inamidata biancheria ben stirata.
Queste donne, tuttavia,
mi guardano dall’interno dei loro specchi,
alzano il loro dito accusatore
e io, alle volte, cedo ai loro sguardi di rimprovero
e tento di guadagnarmi l’approvazione universale,
di essere una Gioconda ineccepibile.
Prendere dieci in condotta
al partito, lo stato, le amicizie,
la famiglia, i miei figli e tutti gli esseri
di cui straripa questo nostro mondo.
In questa contraddizione inevitabile
tra quello che avrebbe dovuto essere e quel che è,
ho combattuto battaglie mortali,
battaglie contro i loro morsi
-loro che abitano dentro di me cercando di essere me stessa-
trasgredendo materni comandamenti,
strappo, addolorata e incespicante,
quelle mie donne interne
che, dall’infanzia, mi storcono gli occhi
perché non ci sto nel perfetto stampo dei loro sogni,
perché oso essere questa pazza, fallibile, tenera e vulnerabile,
che s’innamora come anima in pena
dalle cause giuste, dagli uomini belli
e dalle parole giocose.
Perché, da adulta, ho osato vivere l’infanzia vietata,
ho spezzato dei legacci inviolabili
e mi sono permessa di godere
questo corpo sano e sinuoso
di cui i geni di tutti i miei avi
mi dotarono.
Non incolpo nessuno. Piuttosto ringrazio dei doni.
Non mi pento di nulla, come disse Edith Piaf.
Ma negli oscuri baratri in cui sprofondo,
non appena apro gli occhi, al mattino,
sento le lacrime che incalzano;
vedo quelle altre donne che attendono nel vestibolo,
che sguainano condanne contra la mia felicità.
Imperterrite “brave bambine” mi circondano
e danzano le loro canzone preferite su di me
su questa donna
fatta a mia stessa immagine,
piena.
Questa donna col petto colmo di seni,
dalle anche larghe
che, per mia madre e anche contro di lei,
mi piace essere.
Gioconda Belli (Managua, Nicaragua – 9 dicembre 1948
(Trad. di M.F.)
miksocrate
mf

Per il Mattino ad Asmara



jendayee9383
                                                                                                                                Photo by Yendayee



Voglio rendere grazie al divino

labirinto degli effetti e delle cause
per la diversità delle creature
che compongono questo singolare universo,
per la ragione, che non cesserà di sognare
qualche tratto del labirinto,
per il viso di Elena e la perseveranza di Ulisse,

per l’amore, che ci fa vedere gli altri

come li vede la divinità,
per il saldo diamante e l’acqua sciolta,
per l’algebra, palazzo dai precisi cristalli,
per le mistiche monete di Angelus Silesius,
per Schopenhauer,
che forse decifrò l’universo,
per lo splendore del fuoco
che nessun essere umano può guardare senza uno stupore antico,
per il mogano, il cedro e il sandalo,
per il pane e il sale,
per il mistero della rosa
che prodiga colore e non lo vede,
per certe vigilie e certe giornate del 1955,
per i duri mandriani che nella pianura
aizzano le bestie e l’alba,
per il mattino a Montevideo,
per l’arte dell’amicizia,

per l’ultima giornata di Socrate,

per le parole che in un crepuscolo furono dette
da una croce all’altra,
per quel sogno dell’Islam che abbracciò
mille e una notte,
per quell’altro sogno dell’inferno,
della torre del fuoco che purifica,
e le gloriose sfere,
per Swedenborg,
che conversava con gli angeli per le strade di Londra,
per i fiumi segreti e immemorabili
che convergono in me,
per la lingua che, secoli fa, parlai nella Northumbria,
per la spada e l’arpa dei sassoni,
per il mare, che è un deserto splendente
e una cifra di cose che noi non conosciamo,
per la musica verbale d’Inghilterra,
per la musica verbale di Germania,
per l’oro, che rifulge nei versi,
per l’epico inverno,
per il nome di un libro che non ho letto: Gesta Dei per Francos
per Verlaine, innocente come gli uccelli,
per il prisma di cristallo e il peso del bronzo,
per le strisce della tigre,
per le alte torri di San Francisco e dell’isola di Manhattan
per il mattino in Texas,
per quel sivigliano che scrisse l’Epistola Morale
e il cui nome, come egli avrebbe preferito, ignoriamo,

per Seneca e Lucano, di Cordova,

che prima della nascita dello spagnolo scrissero
tutta la letteratura spagnola,
per il geometrico e bizzarro gioco degli scacchi,
per la tartaruga di Zenone e la mappa di Royce,
per l’odore medicinale degli eucalipti,
per il linguaggio, che può simulare la sapienza,
per l’oblio, che annulla o modifica il passato,
per l’abitudine,
che ci ripete e ci conferma come uno specchio,
per il mattino, che ci prepara l’illusione di un principio
per la notte, la sua tenebra e la sua astronomia,

per il coraggio e la felicità degli altri,

per la patria, sentita nei gelsomini
o in una vecchia spada,
per Whitman e Francesco d’Assisi, che già scrissero questa poesia,
per il fatto che la poesia è inesauribile
e si confonde con la somma delle creature
e non arriverà mai all’ultimo verso
e cambia secondo gli uomini,
per Frances Haslam, che chiese perdono ai suoi figli
perché moriva così lentamente,
per i minuti che precedono il sonno,
per il sonno e la morte,
quei due occulti tesori,
per gli intimi doni che non conto,
per la musica, misteriosa forma del tempo.
per il mattino ad Asmara.
Trad di M.F.
"per il mattino ad Asmara è una mia aggiunta... concedetemelo"
miksocrate
jendayrr 87474
photo by Jendayee
mf

Don’t Worry


"Non preoccuparti per i tempi duri,

la maggior parte delle cose belle
che abbiamo dalla vita provengono da
cadute ed errori"





bigmik

                                                         
Ah vastità di pini, rumore d'onde che si frangono,
lento gioco di luci, campana solitaria,
crepuscolo che cade nei tuoi occhi, bambola
chiocciola terrestre, in te la terra canta!
In te i fiumi cantano e in essi l'anima mia fugge
come tu desideri e verso dove tu vorrai.
Segnami la mia strada nel tuo arco di speranze
e lancerò in delirio il mio stormo di frecce.
Intorno a me sto osservando la tua cintura di nebbia
e il tuo silenzio incalza le mie ore inseguite,
e sei tu ton le tue braccia di pietra trasparente
dove i miei baci si ancorano e la mia umida ansia s'annida.

Ah la tua voce misteriosa che l'amore tinge e piega
nel crepuscolo risonante e morente!
Così in ore profonde sopra i campi ho visto
piegarsi le spighe sulla bocca del vento.

                                          ........Pablo Neruda



"La vita è una parola. Il voler vivere è un grido". Santiago López Petit


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photo by  Nick Brandt






miksocrate
mf

Sono pieno di ombre



blacrty1rid


ho una solitudine
così affollata
così piena di nostalgie
e di volti di te
di congedi passati
e baci benvenuti
alla prima occasione
e in ultimo termine
ho una solitudine
così affollata
che posso organizzarla
come fosse un corteo
per colori
misure
e promesse
per epoche
per tatto
e per sapore
senza esitare
mi abbraccio alle tue assenze
che vengono e mi assistono
col mio volto di te
sono pieno di ombre
di notti e desideri
di molte risa e qualche
disappunto



Miksocrate



mf

Mio Fratello Riccardo

Solo arte…nient'altro amico …solo arte…Io sono un viaggiatore delle galassie..una scheggia, un urlo.una lacrima …solo arte amico
Miksocrate

octopus-Tittiartio
Riccardo Carbognin Octopus


Una vita piena di avventure, quella di mio fratello Riccardo .

In un mondo molto più cosmopolita di quel che si possa pensare.
Quando i confini rigidi e artificiosi stavano per crollare, mio fratello con il bulino e la pazienza di un alchimista in un laboratorio sperduto alle Seychelles creava dal grezzo metallo vere e proprie opere d’arte.

La sua opera per lo più sconosciuta ci fa attraversare tutta l’Africa, gli oceani, il Medio-Oriente e il Levante, donandoci i ritratti di tutti gli immaginabili tipi umani del tempo. Un perfetto, accurato microcosmo, denso di una ricchezza tale che non può che far rimanere basiti .

Tutto è reso con una maestria tale dell’arte dell’orafo da rasentare la realtà.

Irrequieto e curioso e ossessionato dalla perfezione il suo obiettivo era di redimere i corpi dall’originario stato di caos, e pervenire con precisione chirurgica all’ essenza segreta della materia metallica, chimica o spirituale e il mistero dell'anima dell'uno e del tutto.

Il bisogno e la ricerca ossessiva di voler arrivare a qualcosa del tutto irreale, il frutto di un’ostinata caparbietà nel capire le semplici forze che lo attraversavano e nelle quali ultimamente non si riconosceva più.

Titti era una Genio, ma soprattutto un attento osservatore della natura, con la capacità di dialogare con la morte e di capire la vita.

Se la cosa sarà pensata, positivamente diceva : “sperimenterò …una certa quantità di sostanze e di metalli che il corpo rilascerà in quel senso, se giudico la cosa o la penso negativa ecco che emergeranno altre sostanze in grado di farmi sperimentare dolore, afflizione, paure e molto altro”.

Allora e solo allora creava, diversamente, metteva una maschera per sfuggire al caos .
La vera arte di Titti non la troverete, nei negozi di souvenir tropicali. Niente da fare.

Titti non c’è più …Quando creava su misura …..”Prima qualcosa dentro di voi doveva cambiare.
Volete la mia arte?

Iniziate a fare piazza pulita dell'"importanza personale , scovate giorno dopo giorno voi stessi, smettetela di cercare considerazione attraverso l'azione di "correggere gli altri", "giudicare", "lamentarvi", "giustificarvi", "obiettare", "commentare", "vantarvi", "atteggiarvi", "sollevare scuse", "dare la colpa ad altri", "indignarvi", "offendervi", e molto altro.
Solo allora vi creerò un gioiello dalla materia.
E ridendo vi chiedeva: ” Ueilà… e allora come stai? ”.
Sì, mio fratello era davvero illuminato… qualcosa di realmente magico, era una forma di amore, pura essenza..
La vita di Riccardo è un eterno ritorno, attraverso un viaggio di meraviglie insieme a urla e strepiti che non significano nulla, diretto a un finale consapevole che definirei struggente e pieno di compassione ..lui provava pietà per loro..

La dimostrazione:Basta ricordare la dignità con cui Riccardo trasforma e sublima se stesso fino all’ultimo giorno della sua esistenza. 
"volevo tutte le sbandate

essere vivo fino allo scortico

essere tavolo pietra bestiale essere

bucare la vita coi morsi
infilare le mani in suo pulsare
di vita scavare la vita scrostarla
sfondarla spericolarla battermi con lei fino
ai suoi sigilli.
per amore- per amore- tutto per amor"
Mariangela Gualtieri 

                                                                                                                                                                                                 Miksocrate


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