IL TURBATO SOGNO DELLA VITA

foto by Ahron de leeuw




È vero,o fola non è per ingannare i pavidi,
che l’anima vive dopo sepolto il corpo?
O non piuttosto tutto muore di noi,
nulla rimane quanto il soffio
esalato dall’ultimo respiro
nell’aria si confonde con le nebbie,
e la torcia s’accosta a nude membra?
Dopo la morte nulla esiste,la stessa
morte è un nulla,l’ultima meta
di una veloce corsa. Depongano
la speranza gli ansiosi. la paura i pavidi.
Domani dove giacerai dopo morto?
La dove giacciono le cose non nate.
Tutto consuma il vorace tempo,tutto ghermisce,
sconvolge ogni cosa ,niente lascia a lungo.
Cessano i fiumi, le spiagge avanzano sul mare,
s’abbassano i monti ,crollano gli alti picchi.
Ma perché dire di piccole cose?La bella mole del cielo
tutta repente arderà in sue fiamme.
Tutto è richiesto da morte. Legge, non castigo è perire:
un giorno disparirà lo stesso mondo?

Lucio Anneo Seneca






Forse la miglior cura della paura della morte consiste nel riflettere che la vita ha inizio come pure un fine. Ci fu un tempo in cui noi eravamo,cosa questa che non ci preoccupa affatto:perché dovrebbe turbarci il fatto che verrà un tempo in cui cesseremo di essere?Non mi piacerebbe avere vissuto cent’anni fa, sotto il regno di Napoleone:perché dovrei rimpiangere e prendermela tanto a cuore per il fatto che fra cent’anni non sarò vivo, sotto il regno di non so chi?...
Morire è soltanto essere quali eravamo prima di nascere;eppure, nessuno sente il rimorso o il rimpianto,o la ripugnanza,di fronte a quest’idea...  piuttosto un sollievo e uno sgravio per la mente:si direbbe che per noi ,allora sia stato un tempo di vacanza:non eravamo chiamati ad apparire sul palcoscenico della vita,a indossare vesti sontuose o stracci,a ridere o piangere , a essere fischiati o soffrire;per l’infinito siamo stati dei perdus,lontani dai pericoli;e abbiamo dormito per migliaia di secoli senza che desiderassimo essere svegliati;in pace senza preoccupazioni,in una lunga non età,in un sonno più profondo e più calmo di quello dell’infanzia,avvolti nella più fine e morbida neve.
E la cosa peggiore che temiamo,dopo una breve e affannosa febbrile esistenza,dopo vane speranze,dopo oziose paure e ,di risprofondare nel riposo finale e di dimenticare il turbato sogno della vita!

Miksocrate





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