La paura dell'ignoto




Terremoto ,Parma, Via Mordacci.
La più antica e potente emozione umana è la paura, e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto
 (Howard Phillips Lovecraft)
Ogni paura è fondamentalmente orientata verso la morte. Qualunque sia la sua forma, la sua modalità, qualunque sia il suo aspetto, il suo nome, ogni paura è orientata verso la morte. Se vai in profondità, scoprirai di aver paura della morte. (Osho Rajneesh)

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foto in attesa di conf
Parma, 25/01/Via Mordacci .Una scossa tremenda e lunga . Ore 9.06 ,ero sotto la doccia il panico .nudo di fronte agli eventi .Fuga in strada. Per adesso a parte qualche crepa non si notano danni.Le persone anziane da aiutare i piccoli da portare fuori aspettiamo le verifiche e le comunicazioni dalla protezione civile.
Il terremoto di questa mattina alle 9 è stato sentito in tutto il nord Italia, l'epicentro secondo il sito americano più autorevole nel campo dei terremoti è tra Verona e Parma, quindi ai confini tra Veneto, Emilia e Lombardia, probabilmente nel Reggiano. Le news dicono a Brescello la terra di don Camillo. Secondo il sito dell'USGS americano. l'epicentro è a nord di Parma, sarebbe successo a 40 chilometri di profondità.Oggi pomeriggio 27/01 un’altra scossa alle 15,53  questa volta sono al lavoro.Epicentro Corniglio 60 Kilometri di profondità.Piano di evacuazione riuscito.(work in progress)





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Illustrazione della paura, da L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali di Charles Darwin




La paura è un emozione atavica intensa che fa parte della nostra animalità una difesa naturale che la psiche scatena per la sopravvivenza ad una situazione pericolosa,arriva tutte le volte in cui si sentiamo in pericolo ha vari gradi fino ad arrivare alla patologia si può arrivare al paradosso di aver paura della paura.La paura è  misteriosa ha differenti gradi di intensità a seconda del soggetto: persone che vivono intensi stati di paura hanno sovente atteggiamenti irrazionali.Il cervello mette in atto tutte le controffensive  alla paura,aumento di vari funzioni corporee protezione istintiva degli organi e principalmente la fuga. La paura come la rabbia è una risposta al dolore o alla sua percezione: nella paura l'eccitazione si ritira (nella nuca), mentre nella rabbia si dirige verso la fonte del dolore, sia questo reale o immateriale. Se un individuo impaurito è costretto ad attaccare si arrabbia e non ha più paura. In tal senso alcuni atteggiamenti derivanti dagli stati di paura possono essere considerati pericolosi, quando si tramutano in rabbia. La paura può essere descritta con termini differenti a seconda del suo grado di intensità: timore ,ansia,paura,panico,terrore.durante un terremoto il grado può che non essere fra paura, panico e terrore.Nel momento in cui la paura diviene travolgente, si determina il panico. L'impulso è sempre quello di scappare ma è talmente forte che si decide di allontanarsi dalla (probabile) fonte del dolore correndo via alla cieca. La situazione di panico è correlata alla claustrofobia.Infine potremo definire la paura come perdita di ogni punto di riferimento. Le nostre città sono trappole perfette,invasi dall’avidità e dalla stupidità non siamo ancora riusciti nonostante grandi conquiste a rendere le nostre abitazioni un luogo “sicuro” .Un idea per gli economisti sarebbe fare una grande opera di ricostruzione delle città con nuovi criteri, un nuovo pensare per i nostri figli.


SENECA “Questioni naturali” LIBRO VI IL TERREMOTO
(terremoto che colpì la Campania nel 62 d.C.)

Per noi che ignoriamo la verità, tutti i fatti sono più terribili, soprattutto
quelli la cui rarità accresce la nostra paura: i fenomeni che ci sono familiari ci
paiono meno impressionanti; quelli insoliti fanno più paura
Tutti questi fenomeni provocano in noi ammirazione e timore: e poiché
la causa del nostro timore è l’ignoranza, non vale la pena di sapere, per non
avere più paura Effetti del terremoto sulla mente degli uomini: la pazzia
Infatti, alcuni si sono messi a correre qua e là, come forsennati e
storditi per effetto della paura, che scuote le menti quand’è personale e
moderata: e che? Quando il terrore è generale, quando crollano le città, i
popoli sono schiacciati, la terra è scossa, che cosa c’è da meravigliarsi che
gli animi, abbandonati in preda al dolore e alla paura, siano smarriti?
Non è facile restare in sé in mezzo a grandi catastrofi. Perciò, quasi
sempre le menti più deboli vengono prese dal panico al punto da uscire di
sé. Certo nessuno prova un grande spavento senza pregiudicare un po’ la
sua sanità mentale, e chi ha paura è simile a un pazzo: ma la paura rende
alcuni ben presto a se stessi, altri invece li sconvolge con più violenza e li
porta alla follia.


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