Muri di parole
A Titti, alle cose che mi ha insegnato
Muti terremoti.
Siamo un cuore che batte.
Aria che entra ed esce.
Siamo carbonio. Idrogeno, ossigeno.
Una parte di azoto.
E pochi altri elementi, combinati secondo natura.
Siamo foglie che cadono.
E poi di nuovo germogli.
E ancora foglie, spazzate via dal vento.
Siamo rocce erose dalla pioggia.
Che prendono forme diverse.
Però ci vuole tempo.
Però ci vuole vita.
Perché non siamo quello che saremo.
E non siamo quello che siamo stati.
Siamo solo quello che siamo.
Divenire.
Siamo una linea di confine.
Tra noi e gli altri.
Ogni tanto ci avventuriamo.
Qualche volta portiamo a casa ricordi.
Qualche volta ferite.
Qualche volta non vogliamo più tornare.
Siamo piccole esplosioni sotto la superficie, che nessuno vede.