Post

Parmaland


  • Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone.
    Calvino 


Auto parcheggiate in parata militare
Dietro le finestre.
Proprietari invisibili senza sogni .
La città dei poveri in sfacelo.

Raccordi misteriosi .
Periferie, cemento armato putrefatto.
                                                           

-"Mick, qui non si va da nessuna parte".
Troppi umani, "Rubano tutti!".
Le luci delle vetrine.
In alto l'oscurità vellutata punteggiata di stelle.
Automobili, solo automobili.

Città galera fatta di non-luoghi
L’ossessivo movimento pneumatico macina la storia.
I richiami tecnologici che ululano squarciano l’aria.


Accordi minori non-musica
Raffiche di grancassa elettronica martellante.
Tum…TUM…TUM...



photo by Goethe58


Fremiti di vite vicino e lontano.
Cori stonati di bottiglie in frantumi.
Sottofondo di musiche martellanti.
Delirio elettronico che sfrega s’insinua traballante dentro i borghi di Parma vecchia.

Felini eremiti che controllano il territorio.
Testi volgari e incomprensibili
Voci campionate.
Saccheggiate alle vecchie star da plagiari di professione.

Strumenti musicali in via di estinzione.
Timidi musicisti furtivi.
Sacchi d’Insonorizzante di contrabbando.
Odore umido acre di motori stanchi misti a urine animali.


Via Farini è in piena attività. 
La fauna in cattività,
Gruppi con un'aureola di estasi alcolica.
Ritrovo della nuova generazione digitale.
Una babele di lingue. Una gioventù dal tatuaggio facile.
Femmine in serie plastificate per uniformarle al delirio erotico.


Photo by Goethe58


Felicità e Rabbia repressa nelle voci da stadio.

Giovani che hanno esaurito la loro scorta d’Incoscienza ballano con i lupi della follia.
Stesse battute stesse scene con attori che cambiano.
Vecchi sotto shock reduci da battaglie santificano il peggior
vino miscelato a novità alcoliche e coloranti velenosi.

Nuovi Barbari Insanguinati e feriti braccati dagli orrori economici.
Eroi ridicoli isolati dalla chimica e dai bianchi auricolari -.

Figli inconsapevoli del dramma storico
Si muovono silenziosi sull’argine del fiume illuminati dai cellulari.
 Africani in cerca di ricchezze
Facili, conciatori di pelle umana viaggiano in gruppi con un'aureola di estasi alcolica.

A uno svincolo tagliando il quarantaquattresimo parallelo si aggira via Farini.

Finalmente la calma cristallina.

Tutto tace.
Borgo San Giuseppe resiste.

photo by Goethe58


Dietro le vetrate opache di un'Osteria senza tempo.
Sublime il suono di una fisarmonica.

Riflessi in un grande specchio gli emarginati dalle nuove tecnologie.
Sono i Vecchi giocatori di una sfida antica.
~Sul tavolo umido una bottiglia di vino senza etichetta.



photo by goethe58





Ormai sono le due di notte.
In un borgo più a nord.
Ogni cosa è bagnata
Il porfido lucido nel silenzio antico. Il riverbero dei passi.
Un vecchio in compagnia della sua ombra- 
La luce candida e irreale di una luna sorniona.
Cammina lento e curvo annegando lentamente il ricordo troppo vivo dell’adolescenza che fu.


mick



mf







Asmara's angels

Gli uomini migliori, così dicono, sono impastati di difetti, e per la più gran parte diventano molto più buoni per essere stati un po' cattivi”. 

William Shakespeare.

#C.U.A. Circolo universitario Asmara

photo by Jan Brumpton



5° 20′ 0″ N, 38° 55′ 47″ E
Parallelo 
15N


Eravamo già in paradiso, Armstrong posava il suo piedone sulla luna ma noi non lo sapevamo.

Fats Domino fumava tabacco olandese seduto sui gradini.
Un profumo di palissandri appena fioriti, un cielo di cobalto, il vento africano che rimescolava il tutto.

Il locale era un teatro con bar- sei Gradini-due porte basculanti-il salone-il palchetto per il gruppo-sala bigliardo, ping-pong e bar.
Non so quando si cominciò ad andarci, era tanto tempo fa.
Il C.U.A.
meta ambita e obbligata per tutti i ragazzi di Asmara. Tutti prima o poi ci passavano.
 Quelli che avevano delle belle carte ,gli sfigati, e i timidi della vita .
Si trovava all'incrocio di viale Haile Sellassie negus neghesti, dove si dice che Robert Johnson  fece il patto con il diavolo, qualcuno sostiene che sia nascosto nei bagni e venga fuori certe notti durante i rabbiosi temporali africani a mangiare pizzette e coca, discutendo con Cina di accordi diminuite settime maggiori.

 «**Jooohnson!Ehi!Qui si caga, non si dorme!**”




Ci andavamo per ogni bisogno.
Quando avevamo fame e sete, quando eravamo stanchi, dopo la partita, per festeggiare per litigare, per incontrare qualcuno o semplicemente essere.
Ci si andava soprattutto per essere ritrovati,
 Un mondo a parte.

Facevamo cose fuori di testa.
La paura era il problema ma anche il motore dei nostri successi o delle nostre sconfitte.
L’unica maniera per batterla era seguirla.
senza tregua fino alla fine del mondo.

Ma Soprattutto al C.U.A. abitava _l’allegria_...
Niente video-cellulari-TV-pc-solo radio Asmara.
 Il posto perfetto per l'immaginazione.
 Nel cielo sfrecciava il Led Zeppelin con la chitarra  di Jimmy Page.
 Nella parte est passeggiava sorridendo Lou Reed il pazzo, perso nei suoi miraggi spietati.


l’idiota di Fëdor e i folli facevano colazione con velocità farcita di marmitte espanse.
 Le Yamaha truccate da galera,
Braccati da toro seduto che preparava con cura le imboscate all'angolo sud su cateti di trigonometria incantata e dislivelli arditi.

Mr.Tambourine sostava sotto l'eucalipto insieme a pretty woman, celebrando matrimoni con la benedizione di papa Rolling Stones assistito dai credenti delle chiare-acque

Gene Vincent tutto impomatato cantava la  bamba. esserci era bellissimo,

Fanculo al futuro ululava Jimmy perso su binari impossibili con la sua fender strato. All along the watchtower. “There's too much confusion, I can't get no relief”.
 Le ore notturne scivolose incantate dai pink e i deep.


  La domenica quando i negozi chiudevano, e le luci cominciava timidamente a brillare al crepuscolo
si ballavano sul mondo insieme ad Abraxas e Carlos Santana.
La fauna femminile veniva liberata, e il locale si riempiva di lupi famelici.
 Fuori al buio si aggirava furtivo Jimmy Morrison e i suoi fantasmi.


In via della posta Sex machine non finiva mai di popolare i nostri sogni erotici.
Lei appariva alla luce del tramonto.
Vibravano I desideri e gli ormoni alfa nuotavano in acque alte. **“Mick qui non molla nessuno”.**
 Sinuosa bellissima la quintessenza della femminilità.
 I maschi dominanti si facevano seri.
Nel silenzio gli innamorati persi sudavano freddo. Cinque secondi di pura libidine


Sbandando terribilmente con Lucio e le sue emozioni si passava ad assistere Caino che smontava Kalashnikov sui tavoli da Ping pong.

La notti terminavano avviandosi verso i mattini  tintinnanti... jingle...Let me forget about today until tomorrow.

Avevamo quasi trovato la pace, sentivamo gli angeli vedevamo il cielo scintillante di diamanti.
 Su di noi il Grande Dio dei liberi.

Poi entrò David Bowie e tutto finì.




Mick




m.f.
\*dedicato a tutte le anime asmarine



Goccia che cade

everyday


# Goccia
Sono goccia d’acqua che cade.
Goccia madre figlia.
Arrogante, crudele.
Debole, potente, spietata.

Unica, gioca con il sole.
Amo gli specchi.
Odio le strade affollate
Il caos.
Mi nascondo nella nebbia.

Pioggia, danzo leggera tra le foglie,
Jazz con brio
Colata d’Argento.
Scavo, nutro
Torco il tempo, prego nelle tombe,

Rotolo giù, guardo una rosa sfiorire
Precipito fecondo la polvere e divento vita.
Poi Escremento
Disgustosa sorrido, rugosa sollevo pesi
Sono Nuvola solitaria.

Sudore fra le mani.
Lacrima d’amore
Sola nella luce del mattino
Scorro come i pensieri.
Freno, accelero

Risacca, spuma
Uragano, scivolo sulla fredda bottiglia
Mi smarrisco nella pelle di un bimbo
A volte tempesta.
A volte rugiada,

Neve sciolta poi ghiaccio
Poi fiume infine oceano.
Arcobaleno.
Io e la luce
Così fino all'eterno.

…e gli umani ...
Qualcuno mi odia
Qualcuno m’invoca
Sono cometa.
Io sono goccia che cade.


Mick



m.f.

Schegge




tuareg65
Photo by Salvo Tuareg


L’universo è mio ma nulla mi appartiene,
Nulla possiedo esclusa la memoria,
L’infinito è nei miei occhi finché vivrò.

Di Asmara solo il blu del cielo,
Solo il cielo.
L’aroma del caffè.
Una spiga nel vento.
Il profumo del pane.

A Massaua ho perso un diamante,
La pioggia mai uguale.
I corvi neri,
Nient’altro che sale.

A Praslin figlia mia.
Sabbia bagnata.
Ora il suo seno senza il suo corpo,
Il suo corpo senza il suo seno,
Timido il suo sguardo quella notte.

Dei suoi borghi Parma,
Soltanto la pioggia.
La nebbia involucro protettivo
Voci, suoni, odori, paure.

I falchi etiopi vele nell'abisso,
D’infinite lacrime solo una goccia che cade.
D’infiniti amori solo un bacio.

Grazie e addio miei poveri occhi,
Due pupille nel nero della notte,
Il rimpianto e lo stupore,
E il tempo non aspetta.

_Ecco, così_
L’universo si fa leggero
Chiudo gli occhi; allargo le braccia
Fragore delle onde.

Solo schegge
Solo meraviglia. Stupore.

Mick



m.f.

Esilio





eric



Va Piano Mick.
Hai studiato ottimismo per trentatré anni.
Niente da fare.
Dimentica l'egoismo adolescente,basta con quell'orgoglio.
Hai Fatto qualsiasi lavoro, tutti i Movimenti di Uomini Perfetti,
le armoniche Impossibili.


Hai licenziato la notte invernale tanto tempo fa.
I centesimi di rame in fondo al cassetto.
 L'acciaio freddo della
produzione Umana, la Foresta di tubi inox affogati Nel mercurio.
Le albe grigie, i raggi di luce.


Le donne curiose delle antiche follie, i sensi invecchiati.
Stand-by universo,
prima che il puro rumore dei rapper mi tolga la memoria.



Oh nera madre diamante d'amore!
Chiedo Perdono ai di miei sogni calpestati.
Oh mia madre donna degli Altipiani!


Un esilio di assurda magia, il Movimento di femmine stanche
 precipita dentro il vapore industriale, immaginando il silenzio.
Oceano indifferente, tempestoso e atrocemente
liquido.


Per Angelina stella del mattino.
Una nota di musica che mette da parte le equazioni, unico impulso
il suo flusso di bontà.
Saranno i suoi sensi a decidere.
Sara la memoria di una piccola stella a ponente nel grande gioco
dell'immenso.


Lui è l'Affetto, la forza meravigliosa, il ricordo.
Lui viaggia nella luce per abolire
tutte le Sofferenze.



mick

Infinita anima




                                                                     



yamanibrahim1
   photo by  Yaman Ibrahim.


              Cori di armoniche, architetture.                        
Gli accordi Jazz.
Le antiche follie che improvvisano sui bordi del mio cervello.

Il gioco dell'alba sul tremito del giorno.
Rick nudo sull'asfalto bagnato.
Fra i denti la libertà.
padrone di silenzi.

Tanti sogni incendiati, iprite in onde di luce.
Infinita anima con gli uccelli del paradiso.
Lì dove finisce il cielo
Dormi esule con il coro cubano.

Pontile di legno scuro.
L'oceano indiano in lutto che rigurgita orrori economici.
Cromatismi lirici su tramonti bastardi.

Punti, latitudini subastrali.
Stupidi impiccati a lavori mostruosi.
Silenziose meccaniche erotiche in spiagge di coralli.

Pascolano avidi russi in bagni di vodka.
Mahè in estasi etanol-chimica spaccia sulle tombe dei morti

Ricordando chi ero.
Lava verde, foreste immense,
bolidi urlanti, mari di topazio.


Questa è la mia anima oggi.
Il nulla è quello che sarà davanti allo stupore domani.

Miksocrate







Incontinenza Psichica

 
 

Io muoio alfine; e per non più sperare/fortuna nella morte
o nella vita,/sarò ostinato nella mia illusione./Dirò che ha ben
ragione chi molto ama,/e più libera l’alma se più schiava/del
l’antica tirannide d’Amore./Dirò che quella mia immortal ne
mica,/l’anima ha bella come ha il corpo bello,/e che in forza dei
mali che si arreca/Amor suo imperio in giusta pace regge”
“Tu che con torti innumeri dimostri/la ragion che m’im
pone di dar fine/alla vita gravosa che aborrisco,/poiché or
mai vedi chiari segni darti/ questa dell’alma mia profonda pia-
ga / di come lieto a tua durezza m’offro,/se mai tu riconosca
ch’io sia degno / che degli occhi tuoi belli il chiaro cielo / per
mia morte si turbi, non lo fare
Don Chisciotte della Mancia  Miguel de Cervantes Saavedra
delta9mikki
photo by Delta9Mikki 
 
 


Un bizzarro raggio di luce sulla barriera corallina, sulla corazza di una furtiva ciprea tigris, altri disegni connessi si riproducono in mille varianti, due pesciolini nuotano spensierati senza meta.


Dal profondio blu spunta
un pesce anzianotto, fa un cenno con la pinna e dice: ”Ueila! Giovanotti com’è l’acqua”.
un'occhiata interrogativa fra i due e il compare rivolgendosi all’Amico dice: ”Ma cos’è l’acqua”.

Questa, è la situazione inconsapevole che vive la maggioranza della specie umana. Non comprendendo fino in fondo le cose più ovvie perché sopraffatta da un egocentrismo mostruoso, profondamente convinta di essere il centro indiscusso dell’universo, vivendo di conseguenza la sua misera esistenza in un eterno conflitto alimentato dalla paura.

Negli ultimi mesi ho affrontato delle prove di dolore fisico e psicologico circondato da circuiti di statistiche e spettri, ermeticamente chiuso nel mio io, solo con i miei demoni.
Pensavo in maniera convenzionale, facevo esattamente quello per cui ero stato programmato e avevo con i miei neuroni a specchio nel corso di un'esistenza inconsciamente metabolizzato tutto il negativo
del comportamento umano.

Non avevo imparato a pensare e nessuno me l’aveva mai insegnato.
Detta così è una banalità, convenuto che, la capacità di pensare è ovvia ma, il decidere "cosa e quando" richiede una presa di coscienza coraggiosa e consapevole nel scegliere liberamente il “cosa” pensare.Questa libertà è spesso impedita dalla convinzione profonda che, il nostro io sia il centro preciso dell’universo.

Un incontinente psichico.



Ieri sono uscito a piedi per fare acquisti, a destra e sinistra auto, parcheggiati i simboli del nulla, gruppi di uomini, escrementi animali, foresta di cemento,culture note e sgradevoli, il paradiso del denaro, bisogna che faccia in fretta perché fra non molto un'orda di selvaggi danzerà sulla notte.


delta09mikki
photo by Delta9 Mikki


Sono immerso come i due pesciolini in questo luogo chiamato città tutto mi è contro  , l’ansia mi prende in gola, paura fisica, intralciato da una massa d’individui che non so dove vanno e cosa fanno.
Entro in un immenso non spazio non luogo dove la specie umana mette in atto lo spettacolo desolante quotidiano del comperare tutto e tutti, nell'aria un orrendo rumore misto a musica allucinogena, se non decido a cosa pensare sono spacciato, verro presto sopraffatto dalla trappola ideata per interferire con il mio pensiero.

Adattarsi?... all'improvviso m'accorgo che ho tempo per "cosa "pensare.
Il mondo reale mi dissuade dall’operare in maniera predefinita, perché alimentato dalla paura, devo resistere.

La beffa mi è arrivata ieri per posta una missiva dallo stato centrale che mi chiedeva un documento  per mia madre con la prova di esistenza in vita , dimostrare di essere
vivi...quando sono anni che si è morti dentro. 

Un disadattato ma, la differenza sta che io voglio esserlo.


2014-03-18_105459
photo by Adam Magyard 



Guarda un po’ quella signora che va di fretta, forse sta correndo al pronto soccorso, il figlio è ferito, e quell'altro signore anziano
che mi è d’intralcio forse... sta pensando al suo amore perduto, e quel bimbo forse piange perché ha capito...ed io incazzato solo perché sono in ritardo...un dubbio,
forse sono io d’intralcio a questi individui.

Se solo smetto di pensare nel

modo “convenzionale”di mettere il mio io nel centro di questo luogo, se tolgo questa maschera che mi rassicura e mi libero dell’armatura
inutile che mi tiene prigioniero di questo ruolo e di qust’ identità posticcia.
tutto diventerà più logico e sereno.
Umilmente ci provo, ora riesco a prestare attenzione a ciò che succede là fuori, anziché dentro di me, magicamente interrompo lo stucchevole eterno monologo cerebrale. 
É fatta,
finalmente libero,ora, potrò esercitare un potere su cosa pensare trasformando la mia mente da pessimo padrone in ottimo servo.


Ora sono vivo e faccio parte e lo sarò per l’eternità di questo meraviglioso mistero, abbandonando il mio egocentrismo al suo destino,non ha fatto altro che crescere rinunciando alla sicurezza di una vita”normale”.

Scardinato l’ovvio e sconfitta per sempre quest’eterna guerra e tentando tutti i giorni con
fatica la comunione con il tutto, ritrovo per magia l’equilibrio e la serenità
musicale con la mia bassa nota univoca per far parte della più bella melodia che è
la vita senza rinunciare a quel pizzico di ~~~~~~~stupore.

miksocrate




mf
Copyright (c) 2011 - 2019-Tutti i diritti riservati. Vietata la copia anche parziale. Ogni abuso derivante dal plagio, dalla contraffazione, la copiatura, la distribuzione, la commercializzazione, del materiale e dei marchi brevettati, lo sfruttamento economico o pubblicitario dei contenuti del blog sarà perseguibile civilmente e penalmente.