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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

PARMA MASSAWA ANDATA E RITORNO



Harar foto by Ahron de Leeuw


ADDIS ABEBA

Latitudine:     9°   O3’ Nord
Longitudine:   38°  42’ Est


Negli ultimi cinquanta anni in Etiopia sono stati fatti ritrovamenti fondamentali per la ricerca sull'origine dell'umanità.  Nel 1974 il ricercatore statunitense Donald Johnson trovò i resti di Lucy, l'ominide di tre milioni e 200 mila anni fa, considerati una delle scoperte scientifiche più importanti al mondo. Lo scheletro quasi completo di Lucy ha contribuito a rintracciare uno dei momenti cruciali nell'evoluzione dell'umanità.
                                                                                                          La Repubblica

A quei tempi ,credevo che nel giro di qualche settimana sarei  tornato in Etiopia ma purtroppo non è stato così e anche se in realtà non l’ho mai lasciata, e per molto tempo  a Parma mi sono rifiutato di vedere la bellezza di un tramonto o la gioia di un pomeriggio estivo, di colpo è arrivato dalla fredda Amsterdam  Ahron de Leeuw  a risvegliare l’orgoglio delle mie origini.Guardando questa foto, ho avuto l’impressione di essere entrato in una specie di sogno”fantasmagorico” è il solo aggettivo che si possa usare per esprimere il tranquillo stupore che si prova davanti a uno spettacolo del genere,la calma celeste di vedere un mercato organizzarsi sotto il sole etiope ad un’altezza di 1851 metri sul livello del mare . Tutto qui? Eppure, da subito mi è stato chiaro che nella mia prima impressione di Harar c’era qualcosa di più della seduzione esercitata dalla bellezza. Una città africana fuori dal tempo di cui avevo scoperto la storia medioevale popolata da canti di poeti(Rimbaud)  ,sultani e religioni che convivono pacificamente in  un'oasi dimenticata da Dio (meno Male).C'era   , come  la sensazione di non essere in nessun posto e dappertutto ,  quasi la restituzione di un vagabondare infantile perduto per le strade di Asmara ,la sensazione di un sogno. No, sapevo che Harar significava molto  di più e anche se, l’avevo dimenticato. Che cosa era? I colori,il nome, il profumo? No,non ero riuscito del tutto a capire ,e a cancellare in me la sensazione di tenue vuoto che quel’oblio scavava nella mia mente: la consapevolezza che un nome mi sfuggiva, un nome che stà sulla punta della lingua ma non viene,un evidenza che ostinatamente si sottrae ,la certezza insomma di aver dimenticato l’ essenziale. Che cosa significa Harar? Trovato! Ecco lì la somiglianza impressionante a una città perduta distrutta dalla guerra: Massawa. Incredibile le stesse architetture, le stesse facce ecco il mio stupore dove nasceva  la città del mio sogno infantile,i miei amici le mie vacanze i primi amori le notti di felicità il profumo di libertà. Anche  se non c’ero mai stato Harar, la riconoscevo e andavo verso di lei lo sapevo,tornavo verso il luogo vero della mia vita e miracolosamente  grazie a una foto mi  ritrovavo dall’altra parte del tempo e dello spazio. A chi è stato come me nel fondo dell’orrore di una guerra, e al di là del tempo sfigurato nell’animo  vittima  di dittatori e di ingiustizia ,questa foto di Aharon non offre il paradiso di nessuna posterità ma lascia  la possibilità di rivolgere alla notte in cui sprofonda ,la speranza di un sogno straziato ma amico
                                                                                                    Miksocrate

Canticus o Laudes Creaturarum

Canto Spezzato By S.Williams



Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfano
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie mi’ Signore, cun tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,
de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’ mi’ Signore, per sora luna e le stelle,
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’ mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dai sustentamento.

Laudato si’ mi’ Signore, per sor aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’ mi Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’ mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’ mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare.
guai a cquelli ke morrano ne le peccata mortali,
beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore' et ringratiate
et serviateli cun grande humilitate


                                                                         Francesco d'Assisi



ETHIOPIAN BLUES


Music By S.Williams


CANADA
Toronto
Latitudine:
43° 4' Nord
Longitudine:
79° 22' Ovest





la trasmissione orale era l'unico veicolo per la musica delle culture primitive e delle prime civiltà. Lo fu anche per i greci, oltre che per i romani e per i canti dei primi secoli del cristianesimo.
Il Toronto star ha riportato che la musica classica è stata usata con successo per far<<sloggiare gli indesiderati>> dai parchi  canadesi,dalle stazioni ferroviarie australiane e dalla metropolitana di Londra.Gli scippi in metropolitana sono diminuiti del 33 per cento,gli assalti al personale del 25 per cento,e il vandalismo del 37 per cento.
Silent
Ora le autorità londinesi hanno intenzione di estendere il progetto nei punti nevralgici della metropoli. Il musicologo Robert Fink  ha sostenuto che la musica usata in questo modo ricorda il bug spray  si tratta di uno strumento che emette un fastidioso suono <<effetto zanzara>>udibile solo a un età  tra i 18 e i 22 anni è stato definito il più efficace strumento nella lotta contro i comportamenti antisociali . storie che fanno riflettere sul potere che ha la musica nel cambiare il comportamento delle persone. L’altra sera ho visto un episodio di un cartone animato di South Park episodio già inquietante dal titolo <<Muori Hippy muori>> viene organizzato un mega evento di musica rock contro il volere della popolazione la città viene praticamente invasa da migliaia di  persone che urlano<<usiamo la forza del Rock per cambiare il mondo,l’unico modo per liberarsi dalla folla inferocita è cambiare la musica <<e noi usiamo la forza del Rock  ancora più duro per cambiare aria>>  la reazione di Catman (personaggio del cartoon) è quella di usare musica ancora più potente:Death metal .Dopo aver convinto il paese, costruisce una macchina con casse enormi per aprirsi un varco tra le masse e raggiungere il palco centrale. Una volta raggiunto il centro suona <<Raining Blood>> degli Slayer.Fuggi- fuggi generale la folla è inorridita miracolo si disperde in dieci minuti, la città è stata liberata senza usare violenza. Qualcuno  poi esagera e pensa di usare la macchina per disinfestare il solaio o la cantina .In un altro episodio durante un party selvaggio di membri appartenenti a una setta suicida,gli abitanti di un quartiere esasperati chiamano le forze dell’ordine. Per porre fine al party gli agenti intervenuti  diffondono a tutto volume da casse gigantesche una versione di<<DoYou Belive In Love>>di Cher pauroso una strage. Come dice un agente munito di otoprotettori, una dose di Cher così stronca chiunque se non funziona con questo, siamo spacciati.



UN MILLESIMO DI SECONDO

TIME
Guardando le fotografie di Roberto Salvaterra, per fare onore al mio sopranome mi son chiesto perché l’immagine della vita è sempre più dolorosa della vita stessa? Perché si piange su un ritratto e mai su un volto reale? Perché devono essere le immagini a restituirmi la verità delle cose amate fra le quali sono vissuto ?. Forse, perché l’immagine essendo il segno delle cose ne richiama l’essenza, e nello stesso tempo la mancanza dell’oggetto  in quell’istante particolare ci indica la sua scomparsa per poi restituircela nello splendido simulacro del suo dono infinito . Ma è necessaria un’immagine per raggiungere la verità sulla nostra vita?No di certo, è pura illusione un'immagine offerta e sottratta  per renderci  l’oggetto più desiderabile  ma nello stesso tempo  insopportabile e straziante in quanto perduto. Ecco in cosa consiste la verità dell’immagine. Da ex fotografo vi dico che: se l’immagine è più vera (più vera perché commovente e smaccatamente impietosa) della realtà, e perché solo la memoria permette di cogliere il pathos dell’esistenza, e ci costringe a guardare e riguardare tentando di correggere i difetti e i torti subiti nella nostra vita sapendo che, ormai non è più possibile tornare indietro. È come un sentimento velato di stupore e di rabbia che ci invade per aver vissuto quasi nell’indifferenza la nostra vita. A volte ci si promette di svegliarsi domani e come d’incanto di sorridere alle persone amate  sperando segretamente che quel immagine di un



Un solo attimo foto trovata in un cassetto

millesimo di secondo rimanga nella loro memoria .  La tecnologia ci dà l’illusione di ridurre il tempo  e può vedere ciò che l’occhio non è  in grado o non ha voluto vedere,e il fatto stesso di  fermare un soggetto nel tempo fa assumere allo stesso un significato che non ha.  Ecco che a un tratto si è colti dalla scandalosa bellezza di ciò che si sta guardando(teoria di Mik ,i quanti secondo la mia interpretazione pazzoide e  filosofica) un piccolo frammento di realtà appiattito dentro un riquadro diventa una cosa ben più profonda della vita stessa e ci riporta a odiare e amare con tenerezza quel grande tiranno che è il tempo ,scoprendo che solo per un attimo possiamo riprenderci una piccola, anche se illusoria rivincita su un passato che non ritornerà mai più. Ecco la grandezza di un fotografo riuscire a essere consapevole che si sta sfidando il tempo con le sue stesse armi,sapendo fin dall’inizio che lui vincerà sempre- Se il tempo incontrasse uno specchio sarebbe la sua fine  perché il tempo non sopporta la sua immagine è come  una femmina narciso e lo sa. Chiedersi se le fotografie di Roberto Salvaterra siano arte, vuol dire rovesciare i termini della questione, è l’arte che non è niente se non tocca ciò di cui queste fotografie sono testimonianza. 

                                                                                   Miksocrate 

IL DIO LEOPARDO

Africa foto by Giampiero Marchiò


Il Dio Del Leopardo è un racconto che ho scritto nel 1980. Un frammento di vita che mi ha segnato nel profondo. Gli amici africani si metteranno a ricordare, qualcuno in Australia riderà e qualcuno su un'isola remota mi scriverà incazzato. In America si metteranno a piangere (premetto) che : non sono uno scrittore di professione. Il mio scopo è di trasmettere emozioni e divertirmi: Nei miei post ci saranno molti errori di ortografia e di sintassi dovuti alla mia velocità nello scrivere io, scrivo di getto quel che mi viene. O cosi, o niente. Avrei bisogno di un correttore di bozze… ma, diventerebbe un lavoro. Perdonatemi, farò del mio meglio l'importante è che voi capiate cosa io voglio comunicare. Qualsiasi persona o fatto, coinvolta nei  miei racconti e frutto di ricordi che possono essere confusi e imprecisi. Chiedo altresì scusa se qualcuno si offenderà.
Nella seconda parte, il linguaggio è un po' colorito Chi si sente suscettibile e delicato e pregato di non leggere. 







Prologo

Asmara:
15° 20′ 0″ N, 
38° 55′ 47″E

Anno 1965

Erano gli anni, che non avevo niente
 ma, potevo uscire
 e trovavo
 il Mar Rosso, il Bush e le montagne 
tutte per me, mi sono illuso
 che fosse stato per sempre.
savana
Per molto tempo, mi fu chiaro che il mio posto era lì. Il bordo nord-occidentale della Great rift valley Asmara.             
 Una città unica. E già qui bisogna intendersi su ciò che si scrive più che una città per capirci meglio un 'oasi solo che al posto del deserto fuori ci si trova in una savana mista a paesaggio montuoso. Immaginate, di andare da Parma a Milano e alla Crocetta (periferia di Parma) cominciasse l'ignoto cioè niente, pali della luce niente benzina nessuna presenza umana fino a Milano, voi e la natura a tu per tu e se avete la fortuna di possedere una moto enduro e la fine del mondo. È lì il paradiso, nessun fotografo per quanto bravo potrà mai avvicinarsi a ciò che si vede, perché lì tutti i sensi partecipano, l'occhio da solo non basta, l'udito diventa più fine, insomma si è soli,e se ti allontani dal percorso tracciato, lo fai a tuo rischio e pericolo e non ti trova più nessuno,ottimo posto per sparire. Raccogli una pietra la osservi e sai che è lì da milioni di anni con riverenza la rimetti al suo posto La culla dell'uomo, lì c'è Dio. Io quando volevo meditare sapevo dove andare. Per quanto sto per scrivere, mi beccherò l'ira di qualche fervente nazionalista. Asmara è nata come città Italiana ed è morta quando gli italiani se ne sono andati. Infatti, è l'unica città africana in cui la popolazione è diminuita notevolmente negli ultimi venti anni. Le città nascono e muoiono per un fatto della storia, indipendentemente dalle nostre fantasie. Chi si aspetta di trovare un villaggio africano rimarrà deluso. Un'Italia in miniatura dentro l'Africa. Entravi ad Asmara eri in Italia ma, come uscivi ti ritrovavi nella savana, una realtà purtroppo finita male. Curioso parlare di un'Italia perduta, sembra quasi irreale. Situata a un'altezza di 2.363 metri sul livello dal mare; la sua Caratteristica sono le montagne, che assomiglino a delle grandi piattaforme (le chiamano Amba) immaginatevi delle montagne capitozzate, come se non avessero deciso di crescere e come stare al millesimo piano di un grattacielo,e per scendere, gli ingegneri italiani hanno costruito una strada che in un ora e mezzo ti portava dai venti gradi di Asmara all'inferno di Massawa con quarantacinque gradi all'ombra, un capolavoro maestoso.


 Asmara
La Temperatura media durante tutto l'anno à di diciotto gradi celsius, come una primavera infinita. Asmara è stata quello che Dubai è oggi nel mondo; nella progettazione, gli architetti italiani hanno avuto una libertà senza limiti se non la loro immaginazione, é stato uno dei primi esempi di città moderna. Un'idea, che è stata poi introdotta in molte altre metropoli, come Brasilia. Il tasso di criminalità era lo zero assoluto. Le carceri vuote, Tre vigili urbani in servizio per le strade. Era fantastico. Se si fosse misurato il livello della qualità della vita allora, The winner is… Questo è l'ambiente dove si svolge la storia di Il dio del Leopard, questa era casa


Foto  A.N.Tàppero

Silenzioso, furtivo, grande arrampicatore, il leopardo è un animale solitario, non socializza con i suoi simili. Il simbolo della libertà totale. Ad Asmara, in quel periodo adolescenziale, ero costantemente bersagliato da una così grande quantità di stimoli da parte del mondo esterno che era difficile darne una definizione chiara e univoca. Passavo ore intere a fantasticare a osservare, non mi stancavo mai. Il Leo catturava la mia attenzione, lo studiavo, prendevo appunti, mi affascinava, il suo sguardo fiero che  mi attraversava un punto invisibile del cervello; Lo ammiravo, cercavo il suo segreto, la sua debolezza, era inattaccabile.. senza il minimo sforzo era capace, di rimanere immobile come una statua, poi all'improvviso, con un atteggiamento da attore consumato si leccava i baffi e spostava la sua enorme testa verso un altro obiettivo. Quegli occhi gialli, come la luce del sole, che potevano illuminare o accecare, riscaldare, o bruciare, mi facevano sentire nudo, sembravano d'oro, annullavano tutto le mie difese, mi toglievano l'udito e il respiro, era come perdersi in una sfida intellettuale senza parole. E poi, all'improvviso, lui decideva, e lentamente, con eleganza, balzava sul ramo di un albero, che era la sua postazione preferita; sbadigliava, e apriva la bocca alla massima apertura mostrando i suoi canini spaventosi e mi ignorava. In quei momenti potevo fare o dire qualsiasi cosa,per lui non esistevo, solo disprezzo. L'indifferenza, dicono gli orientali, sia un'arte, un'arma necessaria; senza la cui protezione e il suo conforto non è possibile affrontare a testa alta una vita da prigioniero. Lì vicino, a qualche genio era venuta la brillante idea, di metterci una scimmia carogna legata ad una catena lunghissima,la quale, avendo capito che era al sicuro,  ne approfittava  provocando solo come una scimmia sa fare. Un giorno, dopo mesi di melina, una zampata fulminea e un artiglio misero fine all'esistenza del primate. Dopo la dimostrazione di potenza, Leo con calma si mise a osservare la confusione che si era creata attorno al cadavere. Qualcuno disse: «Ha sputato. Nahh, il Leo ha sputato»


ecco cosa si vede la rift valley
 Una mattina, durante un temporale, che in Africa è considerato un momento sacro si teneva una lezione di matematica, quando si udirono delle urla concitate, e fu allora che Il bidello irruppe terrorizzato in aula e chiudendo porte e finestre, farfuglò:«bestia, beast ran leopard off.... scappato, uoddaitei.., uoddaitei ..abboi bsmaam...woziu deghe keidu uai, uai..gorobet». Dovevate vedere il terrore dipinto nei volti di ognuno di noi; furono due ore di anarchia totale, adrenalina a quintali, e il prof. che voleva andar fuori ma ,era costretto a rimanere con noi,aveva adosso la sindrome della preda in poche parole si cagava addosso. Leo finalmente esisteva e faceva paura. Dopo un paio d'ore fu catturato, probabilmente il periodo di cattività l'aveva reso meno scattante, e di sicuro aveva più paura lui che i suoi cacciatori. Alla ripresa delle lezioni, si sentivano i ruggiti di disperazione, un lamento straziante che ti metteva angoscia,ti penetrava nella testa come un trapano, un urlo di dolore insopportabile. Per molto tempo dopo in città, non si parlò d'altro. Le mamme degli alunni protestarono,e per Leo le misure di sicurezza furono raddoppiate .In seguito si era diffusa la notizia, che qualche sedicente gruppo rivoluzionario volesse liberarlo, ma, era una leggenda da campus. Era diventato un caso politico. Allora non avevo la minima idea di quello che significasse per un animale stare dietro le sbarre, la giustificazione non regge, ero complice,ma, per me era naturale che fosse così.In seguito quando venni in Italia per via degli avvenimenti bellici, che mi hanno sconvolto la vita (ma questa è un'altra storia, di false rivoluzioni e feroci dittatori,e qui qualche eritreo s’ incazzerà ma è storia.Io per esempio sono nato in Etiopia ed è un fatto. Così è scritto nei miei documenti e Asmara era Etiopia. Ora le frontiere mi dicono che ciò che è stato scritto non è vero. La sindrome jugoslava, paesi spariti confini cambiati  e uomini senza più un passato ,ma io dove sono nato? In Etiopia o in Eritrea?Vallo a spiegare a una guardia di confine che la carta geografica politica è cambiata...in Comune mi hanno consigliato di viaggiare con due documenti  Fortissimo, il potere della burocrazia) tornando a noi in Italia oi badate bene ,la terra di mio padre mi son sentito nelle stesse condizioni di Leo (con le dovute differenze) e ho capito il vero valore della libertà e il legame atavico verso quel grande mondo che è l'Africa ,ma non con gli africani bianchi, neri, gialli stupidi ,io odio la stupidità, quindi tutti gli stupidi del mondo e amo l'Africa nella sua essenza più pura staccata da qualsiasi appartenenza . Badate bene non è razzismo ma una fredda costatazione. Dirò di più i suoi più grandi nemici sono gli abitanti stupidi. Che ,siccome ci sono nati, si arrogano il diritto di compiere le nefandezze più irraccontabili e questo vale per tutti, ma in particolare per l'Africa.  Le vene aperte di questo continente gridano vendetta non verso una particolare situazione del passato ma verso gli umani e in Africa la popolazione degli stupidi e dei banditi in percentuale è più alta che in altri luoghi ,loro beati si rimpallano le responsabilità in una litania continua vittime e carnefici tutte nello stesso calderone.(vedi post sottovalutazione della stupidità) Che lo vogliate o no siamo tutti coinvolti.  Molti anni dopo i suddetti avvenimenti, in Italia  in una fredda notte invernale con una temperatura polare, feci un sogno, forse un incubo.
                                                     



Foto A.N.Tàppero

                                                            
  Leo parlava:«Oi pirlotti, ma che cazzo ne volete sapere voi della mia vita, degli orizzonti infiniti, Serengeti! La chiamate cosi la savana, per me è terra rossa, erba verde e le stelle che voi non potete neanche immaginare, La grande schiena della notte. E Cosa ne sapete dei miei giorni passati a vagare nell'immensità della savana, di ruggiti, di notti buie dove solo io potevo vedere. E Quando il cielo si oscurava per i temporali rabbiosi e la pioggia che scorreva calda sul mio mantello, e le grosse gocce d'acqua, e il piacere indescrivibile da brivido. Di, grandi silenzi passati a contemplare l'infinito. Senza un passato e senza futuro, tutto qui, adesso. Ominidi di merda,voi con i vostri ideali di civiltà. La vostra libertà non mi piace, liberta è partecipazione ma, vaffanculo, io non ho partecipato a nulla, e stavo bene, dove stavo. Io avevo una libertà pura. Sono vissuto unicamente per me stesso. Non respiravo assaporavo l'aria, non guardavo ma ammiravo, non correvo camminavo con calma. Voi potevate uccidermi e vi avrei anche capito ma torturarmi no. La mia nemica iena ridens (crocuta crocuta) in confronto a voi è un leprotto. Io ero immortale perché non sapevo che dovevo morire, se avessi riacquistato la libertà, ero fottuto mi avete umanizzato. Non potevo neanche suicidarmi perché non riuscivo neanche a concepire l'idea della morte. Il dio dei leopardi non vale come il vostro, la legge delle pantere dice non comunicare assolutamente con i primati (chissà perché poi questo nome arrogante?). Non perché non avessi interesse a comunicare, Il grosso rischio era nella risposta che mi avreste dato. Che cosa avrebbe fatto un leopardo parlante? Sicuramente sarebbe stato chiuso in una gabbia molto più sicura della mia e sottoposto a ogni genere di stupidi esami., perché in genere, voi umani siete incapaci di accettare che, un essere diverso da voi, vi capisca e cerchi di farsi capire. Io ero a conoscenza, della triste sorte toccata ai delfini, condannati a fare i pagliacci. Solo perché si erano permessi di esprimere un concetto. E sapevo anche delle umiliazioni cui gli umani sottopongono qualsiasi animale;l0 fanno persino ai loro simili, che si mostrino intelligenti e ricettivi . E I leoni? Addirittura vedersi infilare tra le fauci la testa di un deficiente Spaventoso? Ditemi Perché comunicare? Ouuu! Ma andate tutti a cagare…ma, forse vi allenate su di noi per sfidare il vostro Dio?


Leo foto in concessione da bushcompany safari
 Una notte, nella savana ho incontrato un vecchio babbuino, tornava da una festa, era pieno come un uovo e mi ha confessato che le scimmie parlano benissimo la vostra lingua, ma, allora gli ho detto spiegatevi. Poiché oltre a tutto siete pure cugini. Col cazzo mi ha risposto. Quelli ci mandano subito in fabbrica a lavorare.Zitto. Parenti? Mamma mia. Meglio starci lontano. Ormai si sono montati la testa, vogliono comandare, ma un giorno tutto questo finirà e allora saranno cazzi loro ohi ohi. Hai visto ippop? È diventato grasso come un facocero, L'altro giorno, era lì sott'acqua che cagava beato, quando ti arriva un tipo con la barchetta insieme a una biondina che fotografava tutta eccitata. L'ominide, con una pertica voleva stanarlo… naaah! Non ci ha visto più, si è incazzato come un ippopotamo, ha fatto una strage. I colleghi l’hanno portato via non riuscivano a tenerlo fermo.Apriti cielo, rappresaglia feroce, uno a mille. Femmine, cuccioli, perfino i pesci senza pietà.Kigheghe. A Quel punto gli ho detto:« ascolta gorillotto, non andare più in giro nella savana dopo aver bevuto quel infernale distillato di noce di cocco,, perché se ti cuccano i tuoi cugini finisce che parli, e poi ti mettono a lavorare» tranquillo Panter piuttosto mangio una merda di licaone liquida, e poi, ridendo aggiunse:_ pensa a quel giuda di un cane che suo nonno  si rivolta ancora nella tomba, tutto uggioli e guaiti .lo schiavo minkia come sì e ridotto, pensa che altri umani, in Cina se lo mangiano. Io gli ho fatto notare che mio cugino gatto invece non se la passava poi così male. Eih. Eih ferma, ferma, quello è un dritto. Ha capito tutto. Li prende per il culo,ma a loro piace così. Lo scorso mese, e venuto a trovarmi. Una rottura — e sento caldo e qui e lì, non riusciva a dormire voleva l'aria condizionata. Naah,Okey_bayby adesso smammo. — Ciao goriillotto.- Acqua in bocca_ EmHF non dirlo più che mi viene da vomitare. Andava via che sbandava da un baobab all'altro. Tornando a noi umanoidi. O me o voi ormai, non si fanno più prigionieri e adesso vedete di togliervi dai coglioni, andate a giocare alla caccia, pensa te caccia, hanno fame loro… Ohi noi nella savana la chiamiamo sopravvivenza, e curioso il modo che avete di usare le parole… A già mi stavo quasi scordando, Ei tu, dico a te Michele sì, sì, a te testa di cazzo, se vedi quel tuo amichetto, quello magrino con i ricciolini neri tutto delicato, ma cattivo. Mi pare si chiami Riccardo, devi dirgli di smetterla di tirarmi fiondate sulla schiena. OI se l'incontro da solo e disarmato gli spacco il culo ». Questo è tutto quello che ricordo di un sogno irreale. Il Leo e la sua Africa perduta, il suo lamento. La sua rabbia. Il Leo senza libertà di parola o di opinione o di partecipazione come dice Gaber ma con una libertà totale che purtroppo solo pochi possono provare, la libertà dove lo sguardo è libero privo di varianti. Gli immensi altopiani dove puoi urlare e sentire il tuo verso inutile, Burroni spaventosi dove si perde l'oblio. Dove tutto è uguale ma diverso. Dove le città finiscono e incomincia l'ignoto. Dove La libertà non costa niente. 
                                                                                               

 Miksocrate

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MONEY

Mia figlia Nicole foto by M.Fedele


Attualmente nei paesi industrializzati, la trasformazione del denaro in potere, è giunta a tal punto da costituire il pericolo più grave per la democrazia. I grossi capitali, hanno la capacità di sfuggire, a qualsiasi controllo fiscale. Oggi gli uomini più ricchi fiscalmente parlando, non possiedono nulla, niente imprese, o attività produttive. Semplicemente, costruiscono una rete fittissima di società, in cui e difficilissimo scoprire i proprietari. Un vero impero nell'ombra, che evita, di contribuire al mantenimento dello stato sociale. Cioè lo Stato è obbligato a diventare complice, smentendo e offendendo l'eguaglianza del cittadino di fronte alla legge.
L'eliminazione delle frontiere, consente una tale mobilità di capitali, che questi possono imporre le loro condizioni per  stabilirsi in un determinato paese, cosicché, qualora non gli siano concessi certi privilegi, si dirigono verso il miglior offerente. Con la conseguenza, che se uno stato desidera (o necessiti) attirarli, si vede costretto a concedere i privilegi richiesti, anche se tutto ciò, va a discapito della legge generale più equa. O ti pieghi alle mie esigenze, o me ne vado, o meglio, tutte due prima l'una poi l'altra. Lo Stato democratico è fottuto. Di fatto è sottomesso a un altro stato plutocratico al suo interno. Un impero dentro un altro impero. La cui esistenza è accettata, di fatto, da tutti i governi. Anche se poi è negata ai suoi cittadini, che obbediscono a leggi diverse. Tu paghi le tasse, voti e mandi qualcuno a negoziare. Attenzione, Mandi qualcuno a negoziare. Con chi? Con un'entità che non sai dove sia . Questo doppio livello, è chiaramente senza nessuna polemica politica o di parte, del tutto contrario alla vera libertà democratica, anche se, oggi senza il rispetto del (mercato) non vi è nessuna possibilità di democrazia. E allora?Huston abbiamo un grosso problema . Spero che sapremo trovare una soluzione per il nostro futuro e per i nostri figli.
                                                                                  Mik                      

                                                                                            

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