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Lampi di felicità


Chi non teme che il più banale dei suoi momenti presenti diventi in futuro un paradiso perduto?

nick brandt
Photo by Nick Brandt

Il sole

 sorge lentamente su Asmara.
Il giorno prima una pioggia fine è caduta sulla città.
Ma quel mattino alla fine ha ceduto il posto al sole.

I timidi raggi scaldano il cemento e fanno evaporare l’umidità dal suolo.

Si scatenano profumi selvaggi di buganvillee e palissandri.

Il respiro della città si riprende lentamente, il suo battito si fa ritmato. Il giorno arriva inesorabile.

Per le strade un profumo di caffè appena tostato.
Nessuno parla, tutta la città in silenzio saluta il suo nuovo giorno.

 

“Ma che ricordi hai dell’Asmara?”.
“Per me ci sarà sempre un prima e un dopo
Troppi ricordi mi è difficile dire qualcosa.

Avevo cinque anni nel 1962.Non sono sicuro nemmeno che i ricordi che ho siano effettivamente i miei
Non riesco a distinguere i veri ricordi da quelli ricostruiti".

"Yalla ragazzi se volete che qualcuno vi racconti L’Asmara non dovete fare molti sforzi
Io di quella terra sono impregnato fino al midollo.
L’Asmara mi scorre sulle vene”.
“Quando ne parlo mi basta chiudere gli occhi per sentire i profumi e i rumori".
"la nebbiolina vi ricordate , eccola ci sono dentro….Ho i piedi nudi nell’acqua del mar rosso , le onde mi accarezzano le ginocchia…. e le spezie… il caffè”.

.

miksocrate


mf

L’esistenza in una sola frase



"S'ha da aspettà, Ama'. Ha da passà 'a nuttata".

2013-05-18_113334


miksocrate






mf

Forse




mk fsmily
Photo by Michele fedele



forse le nostre ansie
non hanno lettori
forse la strada è sbagliata fin dall’inizio
e sbagliata sarà anche alla fine
forse le lanterne che ad una ad una accendiamo
il vento una a una le spegnerà
forse bruciamo la vita per illuminare gli altri
e non abbiamo fuoco per riscaldare noi stessi
forse quando tutte le lacrime saranno versate
la terra sarà più fertile
forse noi cantiamo il sole
e dal sole siamo cantati
forse più grande è il peso sulle spalle
più alta torreggia la fede
forse gridiamo contro tutte le sofferenze
ma sulle personali sventure non possiamo che
tacere
forse
per un irresistibile richiamo
non
abbiamo
altra scelta
shu ting



mf

Only you

Ti ricordo. Fratello Dolcissimo ridere come un matto






Ho visto z è ho penato a te.
Ti ricordo. Fratello Dolcissimo ridere come un matto quando, dopo aver scoperto che il tuo nome in aramaico significa missile, ti chiamavo “ Titti the Till Rocket”
L'ultima volta che ci siamo sentiti, con un filo di voce mi hai chiesto scusa Ti restava solo un’ora eppure ti scusavi perché non eri in grado di parlarmi. Quante volte l'avrai fatto? Quante volte ti sarai scusato per cose delle quali non ti dovevi scusare? Tu ti scusavi sempre eri fatto così. Disponibile, dolce, sensibile, gentile, premuroso. Io ero il piccolo, di poco. 57 anni contro 55. Eppure chi si prendeva cura dell'altro sei sempre stato tu, fin da bambino da quando abbiamo condiviso la nostra vita, un disco una camera un panino . Sei tu che mi consolavi nei miei momenti di sconforto, sei tu che mi minacciavi scherzosamente con la pistola se non avessi smesso di piangere….Ehhh mamma africa ci stava a guardare…
Nelle ultime settimane ti ho sempre telefonato, eri tornato a casa. In paradiso Ti scusavi sempre se eri stanco e volevi riposare o se non te la sentivi di parlare con il male che ti divorava Inshallah o scherzare, ti preoccupavi di farmi ridere per non lasciarmi senza una battuta. Una volta mia hai addirittura aiutato a togliermi le spine . Non sarebbero gesti strani se non fosse che tu eri in quel momento con la vita che se ne stava andando e io ero quello piccolo, scombussolato (magari deficiente ) che veniva a farti un po' di compagnia. Quante risate con l’anima… Credo di non avere mai conosciuto una persona così matura, bambina. Intelligente e che sapesse realmente cosa conta nella vita. Sei una rarità, lo sapevi? Nostra sorella mi ha scritto e ripetuto a voce che eri troppo buono per questo mondo, credo proprio che abbia ragione. Forse questo mondo non meritava una persona come te. Questo mondo ha perso tanto con la tua morte ma non lo sa, non se ne è accorto e non credo se ne accorgerà neanche in futuro….
Sai, non immaginavo che sarei stato così male per la tua morte. In fondo era una cosa a cui ero preparato, o almeno così credevo. Di notte facevo le prove….Invece ho scoperto che a questo non si è mai preparati, non così tanto da non soffrire. Ti volevo un mondo di bene ma non pensavo che andandotene mi avresti fatto così male. Mi hai fatto proprio un brutto scherzo, lasciandomi così lo sai? Non… ridere…
Ci sono tante altre cose che vorrei scriverti, tanti piccoli episodi che vorrei ricordarti, anche per far sapere a tutti quanti che persona fossi. Starei qui delle ore, perché se è vero che non abbiamo passato tanto tempo insieme per via della distanza è anche vero che tutti i momenti che abbiamo condiviso, sono stati momenti importanti delle nostre strane vite. Il modo e il posto in cui ci siamo conosciuti e quello che abbiamo vissuto insieme ci hanno legati in maniera indissolubile. Dovevamo andare a pescare insieme come due vecchi rimbambiti…e la sera invitare tutti gli amici a ridere attorno ad un tavolo a piedi nudi…e parlare…ridere …e ridere…
In tutto questo, mi consola la certezza di saperti in un posto migliore. Un posto sereno, dove non esistono sofferenza e tristezza, cattiveria e amarezza. Dopo tanta sofferenza, ti sei meritato un posto così, dal quale veglierai su tutti noi.
Sono sicuro che un giorno ci rivedremo e potremo scherzare . .......................


miksocrate






mf

Grazie Fëdor


 "Sarei curioso di sapere che cosa gli uomini temono più di tutto. Fare un passo nuovo, dire una parola propria li spaventa al massimo grado. . .""



2013-04-18_185524
photo by Yaman

Rivedo ancora la
la poltrona di vimini nella veranda
 davanti l’immensità dell’oceano Indiano..
Mi ero rifugiato a casa di Riccardo  e lì in qull'angolo perché ero il luogo più mistico
della casa…in lontananza sentivo i rumori della
cucina di qualcuno che preparava la cena.
Era la prima volta che mi trovavo a tu per tu con
il mio libro “Delitto e Castigo” caz… la crescita mentale,
la mia infanzia , l’adolescenza, i capelli canuti …
.e lui sempre qui con me fresco. ma smetterò di crescere.... si muore crescendo?
Amo questo libro scuro , mi piace leggerlo, donarlo , portarmelo
perfino in viaggio. Sarà il mio testimone di vita
Un legame atavico…Grazie Fëdor.

Una pallina da tennis viene lanciata
da una parte all’altra del campo; a un certo punto, la pallina
rimbalza sulla rete e rimane sospesa nell’aria: sarà solo il caso
a decidere in quale metà del campo cadrà alla fine, decretando
così le sorti della partita.
E della mia vita …Woody ha fatto il riassunto fantastico del libro con questa scena..


miksocrate








mf

La gentilezza è rivoluzionaria



«Sono convinto che a qualunque livello, familiare, tribale, nazionale, internazionale, coltivare la compassione
costituisca la chiave per aprire la porta su un mondo felice.
Non abbiamo bisogno di diventare religiosi, non abbiamo bisogno di ideologie. Abbiamo invece bisogno di sviluppare le qualità umane». Dalai Lama Tenzin Gyatso





Se devo pensare a un linguaggio universale che vada oltre i nostri organi di senso, non posso che pensare alla gentilezza.

An incredible vibration, una sensazione di pace e amore che fa dimenticare per un attimo tutti i nostri problemi.


Un fragile e delicato fiore che nonostante il rischio di essere 



ignorato e calpestato ha la potenza di raggiungere la nostra 


anima donandoci quel senso di amore e di felicità con quel 

tipico naturale sorriso.


Ne era convinto il grande maestro della non-violenza 

Gandhi, quando affermava che :
 “ La fragranza rimane sempre nella mano di chi porge la rosa”.



                                                                       miksocrate



mf







Una luce nelle tenebre


Questa, la dedico a te amico fratello.
Si, dai cammina con me in questo mondo.
miksocrate


Asmara-Massawua Laforge

È facile lasciarsi prendere la mano da un’esperienza della musica ascoltata, 
 dai libri letti e pretendere da tutti l’impegno e il fervore.

“Non m’importa chi ascoltate chi leggete o quanto siete bravi”
mi vien da dire ai ragazzini che stanno per imbarcarsi in una vita di ascolti e di letture,

ma assicuratevi vi prego che: chiunque sia, faccia sul serio,
e che  bruci dal desiderio di comunicare qualsiasi cosa abbia dentro.

L’importante è ascoltare o leggere qualcosa che vi faccia venir voglia di sognare.

Scrivere, ballare, dipingere, piangere o ridere.

Aver fame del mondo.

Il trucco per vivere bene è amare le cose che fate . 

Anche le piccole cose, non necessariamente quelle che

sembrano importanti..


anzi, dovete essere voi a dare

 importanza a quelle "piccole" cose che fanno la differenza
,
 che danno qualità vera alla vostra giornata…


provate ad

 utilizzare di più gli occhi dell’anima, sono quelli che riescono

a guardare oltre le apparenze, e sicuramente più in

profondità la vostra vita.

miksocrate


mf

Non mi pento di nulla


laura
                                                                                                  Photo by Laura Zalenga

Dedicato a tutte le donne ribelli

Non mi pento di nulla
Dalla donna che sono
mi piace a volte contemplare
quelle donne che avrei potuto essere;
quelle donne sublimi,
nel diventare brave mogli,
campioni di virtù,
come avrebbe voluto mia mamma.
Non so perché
ho passato la vita
a ribellarmi contro di loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo.
La colpa che le loro vite impeccabili,
per uno strano maleficio,
mi ispirano.
Rinnego i loro buoni uffici,
i pianti di nascosto dal marito,
il pudore della loro nudità
sotto l’inamidata biancheria ben stirata.
Queste donne, tuttavia,
mi guardano dall’interno dei loro specchi,
alzano il loro dito accusatore
e io, alle volte, cedo ai loro sguardi di rimprovero
e tento di guadagnarmi l’approvazione universale,
di essere una Gioconda ineccepibile.
Prendere dieci in condotta
al partito, lo stato, le amicizie,
la famiglia, i miei figli e tutti gli esseri
di cui straripa questo nostro mondo.
In questa contraddizione inevitabile
tra quello che avrebbe dovuto essere e quel che è,
ho combattuto battaglie mortali,
battaglie contro i loro morsi
-loro che abitano dentro di me cercando di essere me stessa-
trasgredendo materni comandamenti,
strappo, addolorata e incespicante,
quelle mie donne interne
che, dall’infanzia, mi storcono gli occhi
perché non ci sto nel perfetto stampo dei loro sogni,
perché oso essere questa pazza, fallibile, tenera e vulnerabile,
che s’innamora come anima in pena
dalle cause giuste, dagli uomini belli
e dalle parole giocose.
Perché, da adulta, ho osato vivere l’infanzia vietata,
ho spezzato dei legacci inviolabili
e mi sono permessa di godere
questo corpo sano e sinuoso
di cui i geni di tutti i miei avi
mi dotarono.
Non incolpo nessuno. Piuttosto ringrazio dei doni.
Non mi pento di nulla, come disse Edith Piaf.
Ma negli oscuri baratri in cui sprofondo,
non appena apro gli occhi, al mattino,
sento le lacrime che incalzano;
vedo quelle altre donne che attendono nel vestibolo,
che sguainano condanne contra la mia felicità.
Imperterrite “brave bambine” mi circondano
e danzano le loro canzone preferite su di me
su questa donna
fatta a mia stessa immagine,
piena.
Questa donna col petto colmo di seni,
dalle anche larghe
che, per mia madre e anche contro di lei,
mi piace essere.
Gioconda Belli (Managua, Nicaragua – 9 dicembre 1948
(Trad. di M.F.)
miksocrate
mf
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